Ci sono Marcello Mastroianni e Anita Ekberg in un vicolo vicino alla Fontana di Trevi, Sofia Loren nei vicoli de La Ciociara a Trastevere, Papa Francesco a Borgo Pio, Francesco Totti a Porta Metronia e ancora Gregory Peck e Audrey Hepburn di Vacanze romane al Colosseo. Personaggi diversi ma tutti legati a Roma: indossano una mascherina antismog e tengono in mano dei cartelli contro l’inquinamento da diesel. Sono le opere di street art realizzate nella notte da Greenpeace e dall’artista Tvboy per denunciare le conseguenze atmosferiche e i danni per la salute che da questo derivano.

“La Capitale è risultata essere nel 2016 la città con i valori mediamente più alti di biossido di azoto – dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima dell’organizzazione ambientalista – È responsabilità della sindaca Virginia Raggi prevedere politiche progressive di fermo per i veicoli più inquinanti, cominciando dai diesel; e costruire un nuovo sistema di mobilità, per arginare una crisi sanitaria enorme che colpisce soprattutto i bambini”. Greenpeace racconta che “dopo mesi di richieste” il Campidoglio si è detto disposto a incontrare i dirigenti dell’associazione.

Greenpeace infatti si sta battendo per ridurre i livelli di questo gas cancerogeno liberato nell’aria dalle emissioni dei veicoli diesel e responsabile in Italia di oltre 17mila morti premature all’anno. Un record negativo, che registra livelli elevati di polveri sottili soprattutto a Torino, Milano, Palermo e Roma. Per questo l’associazione ambientalista sta chiedendo ai sindaci di queste città di prevedere un percorso progressivo di restrizione alla circolazione dei veicoli diesel, fissando una data oltre la quale non potranno più circolare nei centri urbani, come già accade nel resto d’Europa. “Siamo al punto in cui un diritto elementare, molto più radicale e insopprimibile di altri, come l’atto del respirare, è messo a rischio – spiega Salvatore alias Tvboy – In questa circostanza ho messo volentieri le mie capacità al servizio di questa protesta: un mondo in cui una boccata d’aria è una minaccia per la salute è un mondo disumano”. E conclude: “Le opere della street art sono per definizione outdoor, realizzate sui muri delle città ed esposte agli agenti atmosferici come agli inquinanti di cui l’aria di molti centri urbani è satura”.

Le conseguenze di un livello elevato d’inquinamento sono principalmente a carico delle vie respiratorie, del sistema sanguigno e delle funzioni cardiache. In particolare, il biossido d’azoto è particolarmente nocivo sui bambini, perché causa infezioni alle vie respiratorie, asma, polmoniti, ritardo nello sviluppo del sistema nervoso e dei processi cognitivi.

 

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