In Svezia, era il 1958, l’Italia non ci arrivò. Fu il primo e l’ultimo Mondiale senza gli azzurri. Cinquantanove anni dopo, bisogna evitare che il cerchio si chiuda. Gli uomini di Gian Piero Ventura dovranno evitare l’eliminazione da Russia 2018 per mano degli scandinavi. Dopo l’1-0 subito a Stoccolma, la Nazionale si gioca tutto in 90 minuti a San Siro, davanti a 80mila spettatori con il fiato sospeso.

La Svezia come Pak Doo-Ik – È una di quelle serate che può restare nella storia, nelle pagine nere assieme al dentista Pak Doo-Ik che chiuse l’avventura mondiale in Inghilterra e al signor Ahn che rispedì Trapattoni a casa nel 2002. Oppure può andare tutto come previsto: qualificazione attraverso i playoff. E pensare che quando l’urna ha assegnato la Svezia agli azzurri, visto le altre possibili avversarie, c’era chi ha tirato un sospiro di sollievo.

Ancora 3-5-2 – Dopo le critiche subite per la prestazione in tono minore, molto minore, all’andata, Ventura non cambia il modulo ma trasforma (e molto) la formazione con la quale affronterà la nazionale di Andersson, che manca alla fase finale di un Mondiale dal 2006, quando a casa lo portarono proprio gli azzurri. Di quell’avventura è rimasto Buffon tra i pali, che continua a giocare anche perché vorrebbe chiudere la sua carriera proprio in Russia, a 40 anni, come Zoff nel glorioso 1982. Davanti a lui ci saranno Barzagli, Bonucci e Chiellini, come nella Juventus fino allo scorso anno.

Rivoluzione centrocampo – Per dare spazio alla Bbc che ha fatto le fortune dei bianconeri, Ventura ha deciso di non cambiare il 3-5-2 già proposto in Svezia, pur scegliendo interpreti diversi: ancora Candreva e Darmian sulle fasce, ma al centro ecco Florenzi e Jorginho al posto di Verratti (squalificato) e De Rossi. In attacco confermato Immobile che farà coppia Gabbiadini, preferito a Belotti. Ancora in panchina Lorenzo Insigne, come pure Stephan El Shaarawy. Mentre nell’undici svedese, rispetto all’andata, non ci saranno Krafth (Lustig al suo posto) e l’indisponibile Ekdal, sostituito da Claesson.

Vincere (segnando tanto) – Niente 4-2-4, dunque, anche se bisognerà segnare e non subire. Con l’1-0, San Siro potrebbe vivere mezz’ora in più di partita con il fiato sospeso. Per evitare i supplementari, l’Italia dovrà vincere con due gol di scarto. In partite ufficiali, con Ventura in panchina, è accaduto solo nelle due partite con il Liechtenstein e una volta contro l’Albania. Ci sarà da sudare per evitare il fallimento.

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