In crescita i 5 stelle, cala il Pd. Mentre a sinistra il leader che riceve più consenso in questo momento è il premier Paolo Gentiloni. Una settimana circa dopo il voto delle Regionali in Sicilia, le rilevazioni di Index per Piazza Pulita su La7 fotografano tendenze in linea con il risultato elettorale sull’isola. Superate le urne locali, l’attenzione per i partiti è tutta per l’appuntamento delle politiche: le intenzioni di voto premiano ancora i grillini come prima forza politica (da 27,4 per cento al 27,8 delle preferenze). Quello che conta però, sulla base della nuova legge elettorale approvata dal Parlamento, sono le coalizioni: un ipotetico centrosinistra unito è dato dai sondaggi in calo dal 30,7 al 29,6 per cento, mentre il centrodestra cresce dal 35,8 al 36,4 per cento.

Per quanto riguarda i singoli partiti, oltre al segno positivo dei 5 stelle, a sinistra si registra il calo del Pd dal 25,6 al 24,7 per cento dei consensi; stabili gli ex dem di Articolo 1 al 3,1% (con un + o,1%) e Sinistra italiana al 2 per cento. A destra crescono leggermente la Lega Nord dal 15,1 per cento al 15,2%, Forza Italia dal 14 al 14,3% e Fratelli d’Italia dal 4,9 al 5 per cento.

Index research ha anche indagato il favore nell’elettorato del centrosinistra sui singoli leader. In testa c’è il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni con il 17 per cento dei consensi. Poi il presidente del Senato che ha da poco annunciato l’addio al Pd Pietro Grasso che ottiene addirittura il 15 per cento: è dato tra i papabili nomi che potrebbero guidare Mdp, ma in questo caso dimostra di essere sostenuto da tutto l’elettorato di centrosinistra. Solo terzo il segretario dem Matteo Renzi che comunque ottiene un 14 per cento dei favori. Seguono due nomi evocati nei giorni scorsi nel toto nomi per un cambio di leadership: Dario Franceschini (9%) e Walter Veltroni (8%). Molto basso il favore per il ministro dell’Interno Marco Minniti (si ferma al 6 per cento insieme al collega alla Giustizia Andrea Orlando): considerato uomo delle istituzioni che potrebbe ottenere anche l’appoggio di un elettorato di centrodestra, è stato rilanciato da alcuni come potenziale sostituto del segretario Renzi. Solo in fondo alla classifica si trovano: Romano Prodi (3%); Pier Luigi Bersani (3%); Massimo D’Alema (2%).

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