Massimo De Rosa punta alla Regione Lombardia, Stefano Buffagni rinuncia e accetta di correre per il Parlamento. E’ scaduto oggi il termine per presentare la candidatura alle Regionarie M5s, le primarie in rete per la scelta del candidato governatore per i grillini. A sorpresa è sceso in campo il deputato, mentre il consigliere regionale, corteggiato da lungo tempo da Davide Casaleggio e Beppe Grillo, ha deciso di accettare di presentarsi alle prossime politiche. A correre per la Regione anche i tre consiglieri uscenti Eugenio Casalino, Andrea Fiasconaro e Dario Violi, e pure l’attivista storico Bruno Misculin. Altri due – Gianmarco Corbetta e Paola Macchi – tenteranno invece la candidatura in Parlamento.

Il deputato De Rosa, ha dato la notizia con un post su Facebook e si candida a essere il favorito nella corsa per diventare candidato M5s. “Ho riflettuto, letto, ma soprattutto parlato e discusso con voi che siete la mia famiglia a 5 Stelle e con chi è la mia famiglia tutti i giorni”, ha scritto. “Ho preso la mia decisione e se vorrete darmene l’opportunità, mi metto a disposizione per portare avanti assieme il lavoro di questi cinque anni in Regione Lombardia”. Quindi, al tempo stesso il grillino non correrà per il Parlamento: “Per questo non presenterò la mia candidatura alla Camera. Da una parte perché credo sia giusto che anche altri validissimi attivisti e portavoce abbiano questa possibilità, dall’altra perché ho voglia di poter dare concretezza da qui, al lavoro di questi anni. Vorrei che questo ultimo mandato fosse utile per lavorare al vostro fianco, cambiando in concreto le cose”.

A fare più rumore a livello locale è sicuramente l’ufficializzazione della corsa per Roma del consigliere Stefano Buffagni. Da sempre molto stimato da Casaleggio e Grillo, negli ultimi mesi ha avuto un ruolo sempre più attivo a livello nazionale. E proprio il weekend scorso ad esempio, era impegnato in Sicilia a fianco di Giancarlo Cancelleri per seguire da vicino la campagna per le Regionali. Buffagni ha sempre detto ufficialmente di preferire il lavoro sul territorio, lontano dalle dinamiche romana, ma alla fine ha deciso di accettare la corsa per le politiche. “Ho avuto l’onore di essere portavoce dei cittadini lombardi; ho dato il massimo, ho cercato di fare tutto il possibile mettendo sempre al primo posto il bene collettivo”, ha scritto oggi su Facebook dando il suo annuncio. “Oggi scadono i termini le candidature alle nostre Regionarie: io non parteciperò. Mi sono confrontato con tanti attivisti, con tanti cittadini, con tante persone del Movimento e sopratutto con la mia famiglia. La mia scelta è semplice, e per farla ho avuto bisogno del supporto di Giorgia, donna straordinaria con la quale ho affrontato momenti splendidi e momenti difficili, che mi ha sempre aiutato e supportato. Ho preso questa decisione perché voglio guardare in faccia Gabriele, la cosa più bella che il Signore mi ha donato, e dirgli che ho fatto di tutto per garantirgli un futuro migliore in un’Italia allo sbando”. Quindi Buffagni ha rilanciato quelli che per lui sono i temi più importanti su cui puntare: “Non voglio più uno Stato che schiaccia le imprese, distrugge il lavoro e ammazza i sogni dei giovani. Voglio un Paese migliore, una ‘smart nation’ come dice Luigi. Se mi riterrete all’altezza di questo compito, andrò a dare una mano ai nostri giù a Roma in questa battaglia”.

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