Dallo staff attribuiscono tutto alla stanchezza per il lungo tour in Sicilia, e a un cattivo pensiero: “Pensavano che i giornalisti fossero stati avvertiti da qualcuno”. Ma è stata comunque sopra le righe, la reazione dei big del M5S alla vista di tre cronisti in un ristorante di Palermo. Sono più o meno le 23.40 di venerdì scorso quando Beppe Grillo, il candidato governatore in Sicilia Giancarlo Cancelleri e diversi parlamentari, tra cui il candidato premier Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista arrivano al ristorante Gigi Mangia in centro, dopo il loro comizio in piazza Verdi. Ma vedono i tre giornalisti al tavolo a fianco. E la prendono male. Il più agitato è Di Maio, che scandisce: “Non possiamo mangiare qui, o noi o loro“. Davide Casaleggio fa capolino e poi schizza fuori. Grillo, che inizialmente non aveva riconosciuto i cronisti, si ferma davanti all’entrata. “Ci avete seguito” sibila qualcuno. Mentre il capo della Comunicazione Rocco Casalino prova a mediare: “Hanno già finito di scrivere”. Ma Di Maio insiste: “Figuriamoci”. Ed esce. Alla fine si alzano i cronisti: “Se è così ce ne andiamo noi”. Il proprietario se ne resta zitto. E i Cinque Stelle rientrano. Incuranti della buona creanza.

Ma non finisce qui. Perché sabato sera Gigi Mangia semina post in serie su Facebook, per raccontare la sua verità. Ricostruisce così l’arrivo di Grillo: “Dopo i saluti il signor Grillo si è avviato al bagno e io sono uscito fuori perché si era formato un grosso capannello di curiosi. Rientrando ho trovato i giornalisti in piedi e contrariati, il signor Ajello (uno dei tre cronisti presenti, ndr) dicendo di non voler causare danno sarebbe andato via. Non capivo la loro scelta di andar via e uscendo mi hanno spiegato che se loro fossero rimasti gli altri sarebbero andati via”. Quindi punta il dito contro i cronisti: “Le tristezze: pensavo che la scelta di quei tre giornalisti fosse dettata da un atto di generosità e non per creare un caso”. E si lamenta per “le aggressioni mediatiche proditorie”. Però precisa: “Io, in fede, non sono stato testimone di alcun alterco e di nessun ultimatum o minaccia”. Minacce e alterchi di cui però nessuno ha parlato o scritto. Mentre lo stesso Mangia ammette di essere uscito per alcuni istanti, perdendosi quanto accadeva all’interno. Il blog di Beppe Grillo ha comunque rilanciato i post di del ristoratore, titolando: “I giornalisti smentiti dal ristoratore: hanno deciso loro di andarsene”. Eppure questo era già ampiamente chiaro.

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