Per la Sesta Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze, Terre des Hommes ha promosso un’alleanza per affrontare la violenza, il sexting, l’hating e il cyberbullismo online: servono “azioni concrete per diffondere una cultura della legalità mirata al contrasto degli abusi e della violenza su bambine e adolescenti”. Le violenze sui bambini ci sono tutti i giorni dell’anno, in tutto il mondo. Telefono Azzurro nel dossier sulla pedofilia 2016 riporta che il 10-20% dei minorenni europei subisce abusi sessuali durante l’infanzia.

Si parla di pedofilia quando la vittima è un minore di 13 anni, e il soggetto attivo deve avere almeno 16 anni. Quando si parla di pedofilia l’amore non c’entra niente: è sempre una violenza sessuale, un crimine contro l’umanità. Qualsiasi sfruttamento sessuale di bambini da parte di un adulto è pedofilia, quindi turismo sessuale è un termine inappropriato, i mass-media devono usare turismo pedofilo.

Nel Report 2016 sulla pedofilia e pedopornografia dell’Associazione Meter si legge: “La pedofilia non è una malattia, ma un crimine… costituisce una nuova forma di schiavitù. I pedofili si sono sempre più inabissati grazie al deep web, la faccia oscura della rete… Dal 2003 al 2016 Meter ha segnalato 134.744 siti… ai ragazzi: Non pubblicare i tuoi video e le tue foto online, soprattutto se non sei vestito (sexting). Non condividere dati personali su Internet. Non falsificare la tua età per iscriverti sui social. Non scaricare materiale pirata. Non usare internet per fare del male agli altri (cyberbullismo). Se qualcuno ti propone incontri offline o di inviare tue foto, chiedi aiuto ad un adulto”.

Sul sito dei carabinieri alcuni consigli per i genitori: “Raccomandate ai bambini di non dare confidenza agli sconosciuti e dite loro che qualsiasi forma di approccio sessuale con gli adulti è sempre sbagliato. Invitateli a rivelare immediatamente qualsiasi episodio sospetto. Attenzione ad improvvisi cambiamenti emozionali e comportamentali come chiusura affettiva, silenzio, ritiro sociale, perdita di spontaneità, difficoltà nel gioco. Se un bambino vi dovesse rivelare che ha subito un abuso mostrate un ascolto attento di quanto è accaduto senza manifestare reazioni eccessive di allarme che potrebbero ulteriormente ferirlo o spaventarlo”.

I bambini devono restare bambini: quando i figli fanno domande sul sesso, i genitori devono rispondere limitandosi al quesito fatto, se non insistono è inutile dare ulteriori spiegazioni, i bambini vivono al presente. Bisogna capire, e divulgare, che non esiste una sessualità infantile, sono gli adulti che danno un significato sessuale ad alcuni comportamenti infantili: per i neonati e i bambini non si deve più usare la terminologia degli adulti. Per questo è importante non citare più Freud e le sue opinioni personali sulla sessualità infantile (usate anche dai pedofili) e nei mass-media non si deve più sessualizzare l’infanzia: l’oggettivazione sessuale (forma di deumanizzazione) costituisce oggi uno dei problemi più rilevanti che la società deve affrontare nell’educazione dei ragazzi.

Per combattere la pedofilia bisogna parlarne anche nelle scuole, e i genitori devono essere coinvolti nelle lezioni di educazione all’amore e di prevenzione primaria delle violenze che dovrebbero essere fatte all’inizio di ogni anno scolastico. Per approfondire il pdf gratuito sull’amore e La sessualità umana e l’educazione a fare l’amore.

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