‘Il suicidio imperfetto del manager Monte dei Paschi di Siena’. Davide Vecchi, firma de Il Fatto Quotidiano, ha presentato a Roma il suo ultimo libro. “La morte di David Rossi è da inserire ormai nella lunga serie dei misteri d’Italia – afferma Vecchi – perché dal momento che le prime indagini furono fatte in maniera frettolosa e superficiale è chiaro che, a distanza di così tanti anni, non possono essere più ritrovate prove che potrebbero rivelarsi fondamentali”.

Parlare di David Rossi e della sua morte – archiviata dai giudici come suicidio – significa parlare di Siena e della sua banca, Il Monte dei Paschi, che proprio in quel momenti attraversa mesi difficili a causa del ‘caso Antonveneta’ avvenuta sei anni prima” ricorda Giorgio Meletti, giornalista de Il Fatto Quotidiano; mentre Pieluigi Piccini, ex sindaco di Siena, per tratteggiare il contesto nel quale questa morte s’inserisce, risale indietro fino al 2001, quando vennero introdotte le fondazioni bancarie e “la politica passa dalla gestione del territorio, al dominio, al potere per il potere, attraverso il controllo della finanza. Qui muore il Pd nelle mie zone”.

Per Giuseppe Civati, leader di Possibile “è impressionante l’omertà di questa storia“. Vicenda, quella del responsabile dell’area comunicazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, volato giù dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo 2013, è una morte delicata legata al sistema bancario che forse ha voluto tenere coperto i veri motivi di questa morte” è l’opinione di Daniele Pesco, deputato M5s.

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