Street artist all’opera nella periferia di Roma, a via di Torre Spaccata, per riqualificare la facciata di Intersos24, un’ex scuola in disuso trasformata in un nuovo centro di cure primarie e accoglienza dell’organizzazione per i minori stranieri non accompagnati. Gli artisti sono Alessandra Carloni, Diamond, Diavù, Gojo, Hoek, Ironmould, Krayon e Teddykiller. Il centro verrà inaugurato ufficialmente l’11 ottobre.

“I miei genitori sono peruviani”, racconta Walter, in arte Teddykiller, armato di bomboletta di spray mentre realizza la sua opera, un orso. “Prima è venuto mio padre e poi siamo arrivati io e mia madre. Avevo sette anni”. Ora ne ha trenta, l’accento spagnolo “è spento ormai, sostituito dal romanaccio” e ha preso la cittadinanza italiana. “Mia madre è stata la prima”, racconta. “E ci prendeva in giro: ‘pussa via, extracomunitario!’ ci gridò quando tornò a casa con il documento”. Ti sei mai sentito dire “prima gli italiani”? “No, per fortuna no. E davvero non capisco come ci sia gente per cui il problema è lo straniero… Persone che credono che gli immigrati siano la ragione per cui non trovano a casa o lavoro. Per fortuna ho tantissimi amici italiani, anche nuovi, che mi fanno dimenticare chi la pensa così”.

Intersos 24 sarà aperta 24 ore al giorno per tutto l’anno “e avrà al suo interno un ambulatorio medico le cui porte saranno aperte anche ai romani in difficoltà in modo da contribuire a una vera integrazione”, dicono dall’organizzazione. Il progetto è finanziato grazie a delle sponsorizzazioni e con le donazioni, possibili fino al 15 ottobre, al numero 45525. “Nell’ambulatorio, che sarà gestito in collaborazione con Sulla Strada Onlus, saranno presenti specialisti in ginecologia, pediatria e malattie infettive, che effettueranno sia prestazioni inerenti alla propria specializzazione clinica che assistenza medica di base e orientamento ai servizi sociosanitari”.

[Musica di Giuseppe_lorenzoni, Spring Happy Ukulele]

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