“L’avvio del governo si tinge di rosso. Mentre Letta e i suoi giurano al Quirinale, un uomo apre il fuoco di fronte a Palazzo Chigi, ferendo due carabinieri e una passante. Tutti – o quasi – puntano il dito contro il MoVimento. Qualcuno – autonominatosi ideologo del Movimento – si tuffa beatamente nelle polemiche: “Non è follia prendere le armi…”. Poi, dopo giorni di palcoscenico e mezze smentite, aggiunge: “Stavo scherzando, non sono l’ideologo del M5S, mi spiace se l’ho danneggiato. Ma gli spari hanno rafforzato il governo…“.

Queste le parole attribuitemi nel libro Supernova: Com’è stato ucciso il Movimento 5 Stelle di Marco Canestrari e Nicola Biondo.

Anzitutto, tengo a precisare che non mi sono mai autonominato ideologo del Movimento. Questa è un’etichetta assegnatami dalla stampa in svariate occasioni, e che ho sempre smentito.

Le frasi attribuitemi, poi, sono totalmente inventate. Ecco come andarono i fatti.

Il 28 aprile 2013, giorno dell’insediamento del governo Letta, a seguito della sparatoria avvenuta di fronte a Palazzo Chigi, Gianroberto Casaleggio mi chiese di commentare l’accaduto scrivendo un “mini post” sul blog di Beppe Grillo. In questo intervento mi chiedevo “cui prodest?” e affermavo che attentati come quello spingevano “a dare tutto il sostegno possibile a un governo che è privo di un programma politico adeguato ai bisogni del Paese”.

Nessuna traccia invece di quanto mi è stato attribuito da Canestrari e Biondo.

Successivamente, il 2 maggio 2013, in tutt’altra occasione, nella trasmissione radiofonica La Zanzara commentai la nomina di Saccomanni a ministro dell’Economia nel seguente modo: “Non so quanto la gente possa resistere, non so quanto il Movimento possa frenare la violenza della gente, che è nella natura delle cose. […] Siamo governati ancora dalla Merkel con le banche e i banchieri come l’attuale ministro dell’Economia. […] Non è follia pensare che uno possa prendere armi. Domani si leggerà sicuramente da qualche parte che Becchi inneggia alla rivolta armata in Italia”.

Queste mie ultime parole furono profetiche. Venni dato in pasto al tritacarne mediatico. Gli attacchi da parte dei “soliti giornali” e delle principali forze politiche non si contarono. Seguì la presa di distanza da parte del Movimento 5 Stelle, con un comunicato sul blog di Beppe Grillo.

In seguito, il 4 maggio scrissi un secondo “mini post” a commento delle ultime vicende:

Mi auguro solo che quanto è successo non abbia danneggiato troppo il Movimento. […] Giornali e televisioni hanno forse pensato di creare una lacerazione all’interno del Movimento attaccandomi con una violenza inaudita, dopo avermi presentato come l'”ideologo” del Movimento. Ma io non mi sono mai attribuito una tale etichetta; ho cercato solo di aiutare come il Movimento e in questi ultimi ultimi giorni – devo ammetterlo – non ci sono riuscito. Spero nella comprensione di tutti gli attivisti”.

Questi sono i fatti documentati e chi legge dovrebbe rendersi conto da solo che quello che hanno scritto i due autori è del tutto inattendibile. Se tutto il libro è costruito in questo modo mi sembra che possa essere solo un tentativo di fare un po’ di gossip sul Movimento.

Ai lettori che non si accontentano del chiacchericcio di “Supernova”, consiglio la lettura del mio libro Cinquestelle&Associati, di cui tutto si potrà dire tranne che non sia documentato.

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