Nel nome del padre, votiamo il figlio. Sarà più o meno questo l’ordine di scuderia tra gli elettori di Francantonio Genovese, il deputato eletto col Pd a Messina poi passato con Forza Italia. L’uomo che fu scelto da Walter Veltroni come primo segretario dei dem sull’isola ha infatti deciso di candidare il figlio Luigi alle prossime elezioni regionali. Ovviamente il giovanissimo rampollo, studente all’università Luiss Guido Carli – correrà nella lista di Silvio Berlusconi, che appoggia la candidatura a governatore di Nello Musumeci.

Francantonio Genovese, come racconta la Gazzetta del Sud, “dopo la condanna a 11 anni in primo grado nel processo sui Corsi d’oro della formazione professionale vuole provare a rispondere con i numeri e per questo si misurerà lanciando nella mischia il giovanissimo figlio”. Nel processo sui corsi di formazione Genovese è stato condannato in primo grado per associazione per delinquere, truffa, riciclaggio, frode fiscale, peculato perché con enti controllati da lui e dai suoi familiari ha truffato la Regione siciliana. L’entità della truffa? Circa venti milioni di euro.

Tra i condannati anche il deputato regionale Franco Rinaldi, cognato di Genovese e consigliere regionale anche lui passato nelle file di Forza Italia.  Genovese e Rinaldi sono anche indagati per corruzione insieme ad altre persone dell’inchiesta “Matassa” della procura di Messina, la maxi operazione su voto di scambio e interessi politici dei clan alle ultime elezioni, regionali e amministrative. Il curriculum giudiziario dell’ex segretario del Pd è completato dalla condanna emessa dalla Commissione tributaria: Genovese dovrà risarcire al fisco 16 milioni di euro di redditi, detenuti in Svizzera tramite polizze assicurative.

Cresciuto nella Dc, nipote del più volte ministro Nino Gullotti, il deputato di Messina è stato anche sindaco della città dello Stretto. Poi dopo l’arresto del 2014 – scattato grazie al voto dei parlamentari del Pd – e la scarcerazione arrivata 19 mesi dopo è passato a Forza Italia insieme a tanti consiglieri comunali e di circoscrizione che facevano parte della sua area di riferimento. Alla quale ora spera d’inserire un altro consigliere regionale: suo figlio.

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