I missili nordcoreani potrebbero essere in grado di raggiungere l’Europa “prima del previsto”. Mentre Pyongyang sposta i missili sulla costa occidentale, la ministra francese della Difesa, Florence Parly, a lanciare l’allarme sulla capacità del regime di colpire il continente nel corso di un intervento dinanzi ai militari a Tolone. “Lo scenario di una escalation verso un grande conflitto non può essere scartato”, ha affermato, aggiungendo: “L’Europa rischia di essere alla portata dei missili di Kim Jong-un prima del previsto. La proliferazione nucleare e missilistica è un pericolo sempre più tangibile”.

A due giorni dal sesto e più potente test nucleare finora mai fatto e rivendicato dal regime come il “perfetto successo” della detonazione di una bomba all’idrogeno, lo scontro a distanza tra Washington e Pyongyang non si placa. Gli Stati Uniti “riceveranno altri pacchi regalo dal mio Paese fino a quando faranno affidamento su imprudenti provocazioni e futili tentativi per mettere pressione sulla Corea del Nord”, è il monito lanciato da Han Tae-song, ambasciatore nordcoreano presso la sede Onu di Ginevra, alla Conferenza sul disarmo promossa dalle Nazioni Unite. Per Han i “pacchi regalo” sono test nucleari e altre provocazioni. “Le recenti misure di autodifesa fatte dal mio Paese sono un pacco regalo indirizzato a nessun altro se non agli Stati Uniti”, ha affermato il diplomatico, nel resoconto dell’agenzia sudcoreana Yonhap.

Poco prima, un tweet di Donald Trump aveva annunciato l’ok degli Usa al rafforzamento bellico di Tokyo e Seul: “Sto autorizzando Giappone e Corea del Sud ad acquistare dagli Usa un quantitativo sostanzialmente maggiore di equipaggiamento militare altamente sofisticato”, il messaggio del capo della Casa Bianca.

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