Tasse. A dividere gli industriali italiani dai concorrenti francesi non ci sono solo Stx-Fincantieri e Mediaset-Vivendi, ma anche le disparità fiscali, visto il taglio dell’imposizione annunciato nei giorni scorsi dall’esecutivo Macron che ha alzato il velo su un piano lontano anni luce dalle mosse di Roma in tema di tassazione delle imprese. Che ai nostri industriali stia bene così? “No, non ci sta bene così”, commenta da Cernobbio il numero uno della Confindustria, Vincenzo Boccia, ricordando che “Macron ha espresso un piano di legislatura da 50 miliardi di euro di cui 30 saranno utilizzati per investimenti su lavoro e imprese. E’ evidente che bisogna fare i conti anche con la concorrenza europea, si deve però distinguere tra un piano di legislatura e quello che possiamo fare nell’immediato con la legge di Bilancio, in cui evidentemente non abbiamo margini di manovra”. Anche perché “la crisi è dietro di noi, ma dobbiamo stare attenti perché potremmo tornare in un attimo nel tunnel”

Articolo Precedente

Francia, Ferruccio de Bortoli: “Ecco perché hanno più successo di noi, anche negli affari”

next
Articolo Successivo

Elezioni Politiche, lo scenario ideale in Italia? “Parlamento senza maggioranza con governo ad interim per le riforme”

next