Non sarà la prima volta per i 5 stelle al Forum Ambrosetti di Cernobbio (1-3 settembre), ma sarà un debutto per il probabile candidato M5s alla presidenza del Consiglio Luigi Di Maio. E non per tutti dentro il Movimento è una scelta facile da digerire. A criticare apertamente la decisione di sedere al think tank, a fianco di ministri e rappresentanti politici di tutto il mondo, è stato il giudice Ferdinando Imposimato. Il magistrato, in passato simbolo del Movimento 5 stelle e candidato grillino al Quirinale, su Facebook ha deciso di esporsi: “Che tristezza”, si legge nel post. Alla critica ha risposto poco dopo lo stesso deputato: “Un movimento che si candida a governare il Paese deve farsi conoscere”. Un botta e risposta a distanza, senza che Di Maio citi mai direttamente Imposimato, ma che evidenzia le difficoltà di una parte del Movimento di accettare l’approccio più istituzionale dei grillini. “Che tristezza”, ha scritto Imposimato, “che il candidato premier del M5s Luigi di Maio sieda a Cernobbio con un esponente della Trilaterale, che voleva la riforma della Costituzione. Il dialogo con i nemici della democrazia non è tollerabile. È la fine dell’alternanza”. In realtà lo stesso cofondatore del Movimento Gianroberto Casaleggio nel 2013 aveva fatto un intervento durante uno dei workshop in programma. Poi era stata la volta, nel 2014, della senatrice Barbara Lezzi. Lo stesso Di Maio un anno fa invece aveva deciso di non presentarsi al tavolo del think tank. Quest’anno il cambio di linea. Il Forum inizia il primo settembre e quest’anno sarà un assaggio di campagna elettorale in vista delle elezioni. Tra gli ospiti attesi:  il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, la sottosegretaria a Palazzo Chigi Maria Elena Boschi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Più il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini.

Il vicepresidente M5s sulla sua pagina Facebook ha scritto che, tra le altre cose, sarà anche al Festival del Cinema di Venezia e al motogp di Monza. Quella di Cernobio, ha quindi specificato, “non è affatto una ‘tappa obbligata’, come qualcuno ha scritto, semplicemente sono stato invitato, ho valutato se andare o meno e ho accettato”, si legge. “Per un validissimo motivo: un Movimento che si candida a governare il Paese deve farsi conoscere, deve raccontare all’esterno l’idea di Italia che intende realizzare, non può commettere l’errore di rimanere chiuso nel proprio guscio per paura di ‘contaminarsi’ invece di far circolare e di affermare, con autorevolezza e indipendenza, le proprie idee e i propri valori, anche tra chi non la pensa allo stesso modo”. E ha quindi concluso: “Racconterò a una platea di interlocutori italiani e stranieri cos’è il M5s e con che programma intende cambiare l’Italia. Chi mi ascolterà potrà farsi un’idea più autentica e realistica di ciò che siamo rispetto a quello che leggono sui giornali e credo sarà un’occasione preziosa per il Movimento e per loro. Ad ogni modo, pubblicherò il contenuto integrale del mio intervento”.

Il post sulla pagina Facebook di Imposimato ha fatto molto discutere, provocando decine di commenti e raccogliendo oltre un migliaio di like. Nella discussione in rete è intervenuta anche Marika Cassimatis, l’ex candidata M5s alle amministrative di Genova poi espulsa da Beppe Grillo. “Nella migliore delle ipotesi”, ha scritto, “la nuova rotta si chiama consociativismo. L’abbiamo vista con la Dc, con il compromesso storico di Berlinguer, con il Partito unico. Ora si aggiunge un nuovo tassello. Prima di protestare, andate a vedere come vota il M5s nei municipi, nei comuni e nelle regioni. Questa non è certo opposizione ma stampella ai poteri dominanti”. Le opinioni espresse nei commenti si dividono tra chi è d’accordo con Imposimato e chi invece prende tempo.”Credo che dovremmo riflettere sul monito del presidente Imposimato, lo dico da attivista 5 stelle. Magari la politica del ‘parlare con tutti’ andrebbe rivista, esistono determinati soggetti la cui vicinanza, la sola vicinanza anche ad un evento pubblico finisce per ledere l’immagine del M5s” scrive ad esempio un’attivista. “Perché mai non si dovrebbe sedere con tale persona. Se vogliamo Di Maio premier dovremo accettare di vederlo con ben altra gente. Lui sa fare il suo lavoro. Abbiamo fiducia!” scrive un’altra. In molti ricordano poi che anche il deputato Mattia Fantinati è andato al meeting di Rimini di Cl nelle scorse edizioni: “Ma gliele ha cantate. Aspettiamo a giudicare”, si legge.

 

 

 

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