I migranti che dal 2013 occupavano un palazzo in via Curtatone a Roma, come i 450 eritrei protagonisti dello sgombero e dell’operazione di polizia che ha portato agli scontri del 24 agosto, erano già stati censiti. Un’operazione di polizia scattata all’alba del primo dicembre 2015 aveva permesso di conoscere gli occupanti del palazzo, il loro status e quant’altro. Le immagini pubblicate oggi dall’Ansa mostrano l’irruzione del 2015: la polizia blocca la piazza ed entra nello stabile occupato senza resistenze né incidenti. “Non abbiamo paura – spiegarono i rifugiati alla stampa – i controlli sono giusti. Anche noi ci organizziamo con controlli per chi entra e chi esce”. Ma la conoscenza delle condizioni di vita e dell’identità degli inquilini non è bastata, a quasi due anni di distanza, a trovare una soluzione alternativa, e i migranti sono diventati un problema di ordine pubblico che rilancia la polemica sulle responsabilità delle istituzioni

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