Voleva status ufficiale e stipendio da premiére dame per la sua Brigitte, ma Emmanuel Macron è stato costretto a una marcia indietro. Dopo l’alzata di scudi veicolata attraverso un petizione da oltre 200mila firme, il presidente francese in calo nei sondaggi ad appena tre mesi dalla conquista dell’Eliseo ha deciso che al posto dell’incarico ufficiale verrà annunciata nei prossimi giorni una “carta della trasparenza” per “chiarire” il ruolo di First Lady e “fermare l’ipocrisia”. Nel documento si annunceranno anche i nomi e il numero dei suoi collaboratori all’Eliseo.

Per una tale iniziativa, sarebbe stato necessario riunire il Parlamento in congresso a Versailles, come imposto per ogni modifica costituzionale, ma alla fine il leader trentanovenne ha preferito tornare sui suoi passi. Brigitte Macron dispone attualmente di un capo di gabinetto, di un responsabile stampa, di due segretari, oltre che dei bodyguard in servizio permanente. Nella carta, verranno anche menzionate informazioni più precise sul suo impegno in campo sociale, come l’integrazione dei disabili, e su quanto pesa il ruolo di première dame sul portafogli del contribuente. Dal giorno del trionfo del marito all’Eliseo, lei ha effettuato circa una missione a settimana, sempre rigorosamente senza telecamere al seguito. Di recente, è andata all’ospedale Gustave-Roussy di Villejuif per incontrare i bambini malati ed ha presenziato a diversi incontri diplomatici, tra cui la visita a Parigi di Donald e Melania Trump.

Le Monde ieri dedica ampio spazio a due altri fedelissimi di Macron, Alexis Kohler e Ismael Emelien, rispettivamente segretario generale e consigliere speciale, che insieme concentrano “tutti i poteri” dell’Eliseo. Tra l’altro, il primo è l’ex direttore finanziario di Msc, il gruppo italo-svizzero colosso mondiale dei trasporti marittimi, lo stesso che grazie alle sue commesse milionarie ha contribuito alla rinascita dei cantieri navali Stx di Saint-Nazaire attualmente oggetto di difficili trattative (con tanto di nazionalizzazione temporanea da parte di Parigi) con Fincantieri.

Nella sua prima estate da presidente Macron si concederà solo pochi giorni di vacanza anche perché – tra riforma del lavoro e tagli alla spesa – si deve preparare ad un autunno che si preannuncia caldo. Il governo tornerà a riunirsi lunedì 28 agosto. Sempre quel giorno è previsto un vertice a quattro Francia, Italia, Germania e Spagna. Una riunione ai massimi livelli che prevede, tra l’altro, una sessione a parte dedicata a Ciad e Niger per affrontare il tema migratorio.

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