Genetisti e archeologi, dalla scienza alla storia. Per la prima volta un team di ricercatori internazionali ha ottenuto e analizzato sequenze genomiche provenienti da antichi minoici e micenei, risalenti a 3-5 mila anni fa. Lo studio, pubblicato su Nature, suggerisce che minoici e micenei condividevano gran parte del loro patrimonio genetico e aiuta a comprendere meglio la storia delle origini dell’antica Grecia e i miti tramandati da Omero.

“Chi erano questi popoli dell’età del bronzo, gente che ha vissuto in un mondo rievocato dalla poesia di Omero? È stato un grande mistero”, spiega David Reich, dell’Howard Hughes Medical Institute, genetista evoluzionistico della Harvard Medical School. “Abbiamo deciso di indagare sulle origini di queste antiche civiltà” con gli strumenti della moderna medicina. Le teorie finora parlavano di migrazioni da varie località, tra cui l’Europa e l’Asia Minore, e in diversi momenti prima e durante l’età del bronzo.

Il lavoro di Reich e dei suoi colleghi suggerisce che circa tre quarti degli antenati di entrambi i popoli derivano dai primi agricoltori del Mar Egeo, abitanti di un’area tra cui l’Anatolia occidentale, la Grecia e le isole greche. Ma – a differenza del resto degli abitanti dell’Europa – una piccola parte degli antenati di minoici e micenei derivava da popolazioni del Caucaso e dell’Iran. Reich e i suoi colleghi dell’Istituto Max Planck di Jena (Germania) e dell’Università di Washington hanno collaborato con archeologi e antropologi greci e turchi per ottenere campioni di 19 soggetti dell’età del bronzo trovati in tombe e altri siti in tutta l’Egeo. L’antico Dna, attentamente estratto dalle ossa e dai denti è stato analizzato e confrontato con i dati di altri 332 antichi minoici e micenei e alcuni moderni cretesi. I risultati mostrano che in Grecia si è succeduta un’ondata di popoli con una stessa origine.

L’articolo su Nature

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