Sesso & Volentieri

Giornata mondiale dell’orgasmo, ecco i paesi dove si raggiunge più spesso l’estasi

Ad ogni modo che il National Orgasm Day cada il 31 luglio è aspetto ignoto ai più, come del resto si è appurato solo di recente che siamo al terzo anno di celebrazioni. Questione di lana caprina a confronto di pratiche e risultati della celebrazione letteralmente sincronizzate in mezzo mondo. Estasi generale a cui ci permettiamo di aggiungere alcuni dati bizzarri

di Davide Turrini

Ogni occasione è buona per un ottimo amplesso. Il 31 luglio si celebra anche in Italia, almeno a seguire il tam tam dei social, la Giornata Mondiale dell’Orgasmo. Celebrazione singola o in coppia che viene mutuata dal National Orgasm Day che si festeggia, almeno stando alla filologica ricostruzione storica dei tabloid anglosassoni, prima di tutto nel Regno Unito, in Australia e Stati Uniti. Altra cosa ancora è il Global Orgasm Day, che anche qui secondo autorevoli fonti web, sarebbe nato il 22 dicembre 2006 grazie a Donna Sheehan e Paul Reffel, due attivisti di San Francisco che volevano protestare contro la guerra in Iraq. Tanto che inizialmente alla dicitura Global Orgasm Day andava aggiunto “for peace”.

Ad ogni modo che il National Orgasm Day cada il 31 luglio è aspetto ignoto ai più, come del resto si è appurato solo di recente che siamo al terzo anno di celebrazioni. Questione di lana caprina a confronto di pratiche e risultati della celebrazione letteralmente sincronizzate in mezzo mondo. Estasi generale a cui ci permettiamo di aggiungere alcuni dati bizzarri per festeggiare al meglio il 31 luglio anche in Italia. La celebre azienda di sex toys LELO ha condotto un’indagine in tutti i paesi in cui vende i suoi prodotti per scoprire tra i cittadini di quale nazione ci sono più orgasmi e dove avvengono quelli più intensi. Sorvolando su “strumenti” e “metodi” altamente soggettivi della ricerca, prima è arrivata la Norvegia, con il 35% degli intervistati che dicono di avere orgasmi ogni giorno. Stima tre volte più alta degli inglesi. Poco sopra gli inglesi gli italiani che, con cileni, spagnoli e tedeschi, registrano un 13% di orgasmi ogni giorno.

Altro sondaggio altro regalo per gli uomini, e soprattutto donne, maturi. Si pensa comunemente che il picco sessuale spetti ai ventenni o già di lì. Falso. Uno studio su 2600 donne che usano il sito web Natural Cycles ha rivelato che più si va avanti con l’età più l’orgasmo delle signore migliora. Tanto da stimare la media anagrafica del miglior sesso: 36 anni. Secondo uno studio intitolato From the bedroom to the office, compiuto dalla Academy of Management, fare sesso ogni note aiuta tantissimo l’efficienza sul luogo di lavoro. Le endorfine rilasciate dopo il sesso concedono molteplici benefici sulla vita quotidiana, non da ultimi maggiore la positività impegno ed energia in ufficio. Provare per credere.

Solo il 15% delle donne raggiunge l’orgasmo durante il rapporto sessuale. Lo ha rivelato la Durex attraverso un sondaggio tra 2000 clienti. Sono due le donne su dieci donne che addirittura non hanno mai provato orgasmi durante il sesso attraverso il sesso. Altri dati: quasi la metà delle donne non è soddisfatta dell’intensità dei loro orgasmi; il 16% di loro ammette di sentirsi troppo imbarazzata per suggerire al partner come aiutarle per arrivare all’orgasmo; l’8% rimane in silenzio durante l’amplesso per non disturbare il partner. Insomma il National Orgasm Day potrebbe venire in aiuto. Nel documentario The super orgasm trasmesso da Channel 4 sono state monitorati i cervelli di cinque donne che fanno sesso regolarmente e ben tre di loro (una under 30, una donna di 52 anni e una di 54) hanno testimoniato di aver provato più volte orgasmi multipli durante un rapporto sessuale, nell’ordine di decine. Scoperta da prendere con le molle, suscettibile a verifica empirica magari proprio durante la Giornata Mondiale dell’Orgasmo.

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