Le misure dei sedili degli aerei dovranno essere regolate per legge. La richiesta arriva alla Federal Administration Aviation (Faa) dalla Corte d’appello di Washington che si è schierata a favore dell’associazione per i diritti di chi vola. I giudici si sono pronunciati su quello che hanno definito “l’incredibile caso dei sedili degli aerei che si sono ritirati” presentato dall’associazione Flyers Rights, che ha fatto causa alla Faa dopo il suo rifiuto di legiferare sulle misure dei sedili e sulla distanza che deve esserci fra le file di sedili.

Per i togati, le norme sono necessarie non per motivi di comodità di viaggio ma per motivi di sicurezza: spazi troppo stretti infatti intralciano l’evacuazione in caso di emergenza. “Come senza dubbio in molti hanno notato – ha detto il giudice Patricia Millett, spiegando la decisione della corte – I sedili e gli spazi fra le file di sedili sono diventati sempre più piccoli, mentre i passeggeri americani sono diventati più grandi”. La Faa incassa la sconfitta e fa sapere che valuterà le prossime mosse. L’industria aerea è contraria all’imposizione di regole precise e per anni è stata impegnata a ridurre i sedili per aumentare il numero dei posti e quindi guadagnare di più.

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