Due quintali di droga sul bagnasciuga, ancora una volta nell’ultimo mese tra Abruzzo e Marche. E questa volta il ritrovamento sulla riva del mare di tre località balneari abruzzesi di quattro involucri contenenti circa 200 chili di hashish e marijuana, per un valore di 350mila euro, non è passato inosservato anche su Facebook. Ma la faccenda è piuttosto seria perché non si tratta del primo ‘spiaggiamento’ di stupefacenti negli ultimi mesi.

Domenica è toccato ai bagnanti abruzzesi trovarsi di fronte a una scena vista diverse volte nei film: il mare agitato del weekend aveva restituito diversi pacchi avvolti da cellophane stracolmi di droga leggera. Altro che alghe o pesci in difficoltà. Sospinti dalle onde a riva, due plichi argentati sono emersi sulla spiaggia di Francavilla al mare, uno a Silvi Marina e un altro ancora a Montesilvano nella notte tra domenica e lunedì.

La pista più importante battuta fin qui dagli inquirenti è quella di un carico andato perso lungo la rotta balcanica, che rifornisce di sostanze il resto d’Europa passando per il mar Adriatico. Complice il mare burrascoso del weekend, forse si è rovesciata, da qualche parte, un’imbarcazione o un gommone con la sua abbondante merce illegale. L’altra pista è legata alla decisione dei trafficanti di liberarsene intenzionalmente perché braccati dalle forze dell’ordine. Gli involucri potrebbero anche essersi sganciati da una boa per poi arenarsi, sfrangiandosi, sulla battigia dell’area pescarese.

Al resto hanno provveduto le correnti molto sostenute di questi giorni. “Sono in corso delle analisi comparative con un analogo carico rintracciato una ventina di giorni fa sulla spiaggia di Porto Recanati, per capire se si tratta della stessa partita”, è quanto lasciano filtrare i carabinieri che stanno indagando a 360 gradi sull’accaduto. A fine giugno infatti, sul bagnasciuga marchigiano, si spiaggiò un gommone per la navigazione d’altura con all’interno sette quintali di marijuana, scrupolosamente imballati in 28 fagotti rivestiti di cellophane, di forma quadrata e rettangolare e tenuti insieme da una fitta trama di corde e nastri.

Un sequestro record: in quel caso il valore della droga ammontava a 5 milioni di euro. Tornando in Abruzzo, il 7 luglio era stata rinvenuta e sequestrata dentro un furgone abbandonato con una ruota bucata, nei pressi della spiaggia di San Vito Chietino, una tonnellata di erba stipata in grossi pacchi anche qui confezionati alla perfezione. Su Facebook, intanto, si ironizza: “Francavilla bandiera verde d’Abruzzo”, scrive un utente. “Evoluzione dei tempi, una volta uscivano sigarette”, commenta un altro. E ancora: “Ma potevate chiamare me, ci pensavo io allo smaltimento”. “Se ce n’è così tanta in mare rischiamo una overdose mentre ci facciamo il bagno”, ironizzano altri.

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