Bradley Lowery non ce l’ha fatta. Il piccolo tifoso del Sunderland si è spento oggi alle 13.35 nella sua casa, a County Durham, in Inghilterra. Ad annunciarlo è stata mamma Gemma con un post su Facebook: “Dormi bene piccolo e vola alto insieme agli angeli”. Il bimbo di 6 anni era affetto da una rara forma di cancro chiamata neuroblastoma e la sua battaglia aveva commosso il mondo sportivo e non solo: era diventato la mascotte della Premier League e Jermain Defoe era andato più volte a fargli visita a casa come in ospedale.

“Il mio ragazzo coraggioso è andato con gli angeli oggi alle 13:35 – scrive la madre su Facebook – nelle braccia di mamma e papà, circondato dalla sua famiglia. Era il nostro supereroe e ha combattuto la battaglia più grande, ma la sua presenza era necessaria altrove. Non ci sono parole per descrivere quanto sia a pezzi il nostro cuore. Grazie a tutti per il supporto e per le belle parole. Dormi bene piccolo e vola in alto con gli angeli”.

Da quanto aveva due anni il piccolo Bradley combatteva contro il neuroblastoma, un tumore che colpisce le cellule del sistema nervoso simpatico. Era stato operato più volte e sottoposto a cicli di chemioterapia, sempre supportato dalla costante presenza dei genitori che avevano raccolto oltre 800mila euro per sottoporlo a cure sperimentali negli Stati Uniti. Nel 2016, dopo un periodo di parziale remissione, il tumore ha colpito il polmone e il peggioramento è stato sempre più rapido.

L’amicizia con il capitano del Sunderland Defoe che, a marzo, lo aveva accompagnato mano nella mano a Wembley per la partita di qualificazione mondiale dell’Inghilterra contro la Lituania. L’attaccante di origine caraibica proprio poche ore prima della scomparsa del bambino l’aveva ancora una volta ricordato in lacrime durante una conferenza stampa.

 

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