Continua a far parlare di sé Gigio Donnarumma, ma questa volta per motivi extra calcistici. La polemica, infatti, ruota attorno al forfait del portiere rossonero all’esame di maturità da privatista, sostituito con una vacanza ad Ibiza insieme alla fidanzata. “È un comportamento che rappresenta una grave mancanza di rispetto per la scuola, per la Commissione e per gli studenti delle classi coinvolte –  commenta Elda Frojo, presidente della Commissione che avrebbe dovuto esaminare il calciatore – Il signor Donnarumma ha chiesto di sostenere le prove suppletive. Il Miur, giustamente, cerca di incoraggiare coloro che si dedicano allo sport ma vogliono comunque proseguire negli studi. Nel caso del signor Donnarumma si è ritenuto che la partecipazione ai Campionati Europei under 21 giustificasse la richiesta. Chiaramente questo ha comportato un rallentamento dei lavori: i colloqui d’esame sono stati interrotti per consentire all’ormai ex candidato di sostenere le prove scritte”.

“Faccio presente che oltre al signor Donnarumma ci sono 57 candidati che stanno affrontando l’esame, alcuni dei quali hanno problemi familiari gravi. Eppure sono venuti ad affrontare le loro prove. Forse supereranno gli esami, forse no, in ogni caso non si sono sottratti – sottolinea la presidente della Commissione – Nessuno ha obbligato il signor Donnarumma a chiedere di svolgere le prove nella sessione suppletiva. Evidentemente lui riteneva di poter fare fronte a tutti i suoi impegni. Si sarà ricordato, poco prima di volare a Ibiza, che il giorno dopo aveva la prima prova scritta?”.

Comportamento, quello di Donnarumma, che non è passato inosservato nemmeno agli occhi del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che ha inviato una lettera al giocatore. “Avrai sicuramente soppesato la tua scelta e non spetta agli altri giudicarla – ha scritto la Fedeli – Ma, voglio dirlo apertamente, spero che tu decida di concludere il tuo percorso di formazione, sostenendo l’esame il prossimo anno. Gambe e testa possono stare insieme – ha aggiunto – sport ad alto livello e studio non sono incompatibili. Anzi. Hanno molto in comune: ambedue richiedono impegno, costanza, passione, fatica. Il tuo sarebbe un esempio prezioso per tutte quelle giovani e quei giovani che vedono in te e in altri sportivi un modello da seguire. Sei arrivato a un passo dal traguardo. Non mollare“.

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