“Da Milano può ripartire molto del Pd. Matteo valorizza questi ragazzi”. Così il sindaco Giuseppe Sala ha iniziato il suo discorso dal palco del Forum nazionale dei circoli al teatro LinearCiak rivolgendosi direttamente al segretario Matteo Renzi. Il sindaco di Milano ha prima ricordato di “non essere iscritto al Pd”, ma anche di essere “convinto che il Pd, con qualunque legge elettorale, deve avere la profonda volontà di essere il primo partito, anche di un solo voto sugli altri”. Proprio per questo ha invitato a riflettere sugli “errori” che rischiano di far perdere le prossime elezioni. “Lo dico con franchezza, quasi con brutalità – ha affermato Sala -: non è che arriviamo de plano alle Politiche e le vinciamo”. Alle Amministrative “abbiamo avuto una sconfitta e anche dura“, ha proseguito, e “gli elettori di centrosinistra a volte li vedo far fatica a difendere al lavoro o al bar il Pd“. Secondo Sala, “l’elettore emiliano o romagnolo di famiglia comunista che ha votato Lega non è che ha votato Lega alle Amministrative e voterà noi alle Politiche, non è così”. Quindi, a suo avviso, bisogna lasciare meno soli i sindaci a dire che “non stiamo toccando i diritti degli italiani” di fronte a quelle che ha definito “due ossessioni degli elettori: immigrazione-sicurezza e lavoro“.

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