I recenti cambiamenti culturali e sociali hanno portato a un ampliamento e a una diversificazione delle relazioni interpersonali intrattenute, e spesso molte di esse condividono la centralità della componente sessuale. In letteratura, sono state descritte varie tipologie di rapporti che si discostano dalle relazioni romantiche, caratterizzate da stabilità, sicurezza e fedeltà.

Vediamone alcune:
1. one night stand: rapporto sessuale occasionale tra estranei o conoscenti, che non hanno aspettative riguardo il prosieguo della relazione;
2. booty call: appuntamenti tra persone che si conoscono con l’unico fine di avere rapporti sessuali;
3. fuck buddy: caratterizzata dalla regolarità con cui persone che si frequentano si impegnano in attività sessuali;
4. friends with benefits: due persone, legate da un’amicizia, che hanno dei rapporti sessuali quando lo desiderano, senza però, avere desiderio di far crescere la relazione in un’ottica romantica.

Tra queste, le relazioni friends with benefits (letteralmente amici con benefici) occupano un posto di rilievo in termini di diffusione e abbiamo preso come spunto un articolo pubblicato recentemente sulla Rivista di sessuologia clinica, dove il fenomeno è stato indagato nella popolazione giovane, soprattutto studenti, anche se pare che questa tipologia relazionale stia prendendo piede anche tra le persone adulte.

I partners friends with benefits impiegano il tempo trascorso insieme principalmente per il sesso, attuando gli stessi comportamenti sessuali delle relazioni romantiche, cioè ci si scambia baci, masturbazione reciproca, e sesso orale e coitale; la differenza sta nel sentimento di amicizia ed affetto su cui si basa la relazione, quindi non amore, nel grado di impegno nei confronti del partner e della relazione, nell’assenza di vincoli e nella non esclusività del rapporto.

Diversi studi riportano una frequenza variabile dal 40% al 75% di questa tipologia di rapporti in gruppi di studenti, da dove si evince che, in particolare gli uomini, hanno riferito di intrattenerne un numero significativamente maggiore rispetto alle donne.

Tra i vantaggi riportati dagli intervistati, il più importante è quello di avere rapporti sessuali con una persona di fiducia che contribuisce alla percezione di una situazione sicura, in cui ci si può aprire, sperimentando ed esplorando la propria e altrui sessualità, rafforzando in tal modo l’autostima e la fiducia in se stessi. Ma come si negozia una relazione friends with benefits?

Quando si decide di intraprendere questa tipologia di rapporto, la preoccupazione maggiore riguarda il fatto che il sesso possa complicare e rovinare l’ amicizia preesistente, ma per far fronte a questo rischio solitamente i due partner stabiliscono delle regole che sono a carattere emotivo e che servono in primis a delineare confini ben definiti e a non oltrepassarli: non provare gelosia, non innamorarsi e mantenere la riservatezza rapporto.

Nonostante siano stabilite, queste regole non sempre vengono osservate in maniera ferrea, poiché la gestione di emozioni e sensazioni non è programmabile a tavolino: talvolta capita che un membro della relazione percepisca un maggior coinvolgimento e desideri un’evoluzione della storia. I risultati di un sondaggio online del 2012 evidenziano che su 246 persone, il 35,4% vorrebbe una transazione verso una relazione romantica, il 34,2% preferirebbe che la relazione rimanesse tale, il 14,2% vorrebbe mantenere il rapporto di amicizia senza sesso e il 5,8% vorrebbe interromperlo, mentre il 10,4% non riporta intenzioni precise.

Da una transazione fallita, possono emergere diversi stati d’animo, spesso negativi, quali la sensazione di essere stati ingannati, usati, e feriti per non sentirsi ricambiati, soprattutto tra le donne che manifestano maggiori speranze ed alte aspettative verso l’altro. Oltre al piacere e alla condivisione della sessualità, bisogna sempre tenere a mente l’importanza della salute sessuale, che con rapporti occasionali e non esclusivi, può essere facilmente messa a repentaglio.

I giovani in relazioni friends with benefits riportano un’alta frequenza di comportamenti a rischio: adagiandosi sulla conoscenza dell’altro, e riponendo una maggiore fiducia nei suoi confronti, fanno un minore uso di precauzioni, aumentando la probabilità di infezioni sessualmente trasmesse e gravidanze indesiderate. Insomma, sempre con un occhio attento ai cambiamenti sociali, nuove sfide relazionali si pongono agli operatori per la programmazione di interventi mirati alla promozione della salute sessuale.

Ringrazio per la collaborazione la dottoressa Vanessa Russo

Articolo Precedente

Hiv, preservativo e safer sex tra gli adolescenti: guida pratica al sesso sicuro

next
Articolo Successivo

Ten Million Throwaways, la serie “anti-porno” che fa arrabbiare l’industria dell’hard: “Racconta stronzate”

next