La scuola è finita ma non per tutti. A Niscemi, in provincia di Caltanissetta, una volta suonata l’ultima campanella, Fernando Cannizzo, il dirigente dell’istituto “Leonardo da Vinci” con un ordine di servizio rivolto a 120 professori e 1200 studenti, ha intimato a tutti di ritornare a scuola a luglio per recuperare il tempo perso a causa del mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio. In molti dei ragazzi, una volta circolata la notizia, hanno pensato ad uno scherzo così tanti genitori già con le valigie pronte e le ferie prenotate. Ma non è così. Ferie da annullare per tutti, docenti compresi.

Venerdì scorso il capo dell’istituto ha preso carta e penna e ha scritto la determina con “ordine di servizio rivolto ai docenti e l’obbligo di frequenza” per gli studenti. Una decisione presa a causa del danno all’impianto dei termosifoni che ha lasciato le aule al freddo durante l’inverno scorso. Una situazione di disagio che a detta della determina è stata affrontata “in maniera corale” coinvolgendo il consiglio d’istituto e il collegio docenti che hanno dovuto affrontare il problema “che non consentiva decorose condizioni di lavoro per tutti”.

Sulla questione pesa anche l’esposto fatto a marzo da parte di due professori che hanno ottenuto l’arrivo degli ispettori scolastici. La scelta è stata quella di ridurre per 32 giorni l’orario delle lezioni: sono state erogate delle frazioni di ore in meno ai sensi della normativa arrivando persino ad aggiungere ulteriori dieci minuti. Una necessità e una scelta presa per forza maggiore come scrive lo stesso preside che in ogni caso, calcolatrice alla mano, ha conteggiato 18 ore in meno di lavoro per ciascun insegnante a tempo determinato. Nello specifico le lezioni “ridotte” sono state tra il 13 e il 21 dicembre dello scorso anno e tra il 19 gennaio e il 15 febbraio di quest’anno.

Ma se gli studenti ai tempi avranno sicuramente “festeggiato” la decisione del preside ora saranno costretti a sudare in aula perché il professor Cannizzo nell’ordinanza è stato chiaro: dal 17 al 22 luglio dovrà essere effettuato il recupero secondo l’orario definitivo settimanale delle lezioni seguito durante l’anno scolastico. Insomma sui banchi si torna ma non per attività alternative ma per fare storia, italiano, matematica e magari anche qualche interrogazione. E le ferie dei professori? La determina parla altrettanto chiaro: “quelle richieste e/o concesse in quel periodo si intendono revocate”. Chi ha già prenotato un viaggio con la famiglia in Grecia o sulle spiagge della Spagna, dovrà farsene una ragione. Tutti in classe, stavolta non al freddo. ma al caldo che in Sicilia in quel periodo può raggiungere anche temperature attorno ai quaranta gradi. Una decisione che ha sollevato polemiche soprattutto tra gli studenti che ora sono pronti a mettere in atto una protesta. C’è chi se la prende con il dirigente, chi con i professori che hanno chiesto l’ispezione, chi con la proprietà dell’impianto per non aver provveduto in tempo al suo funzionamento, ma ora il problema sarà quello di sopravvivere tra i banchi a luglio.

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