Cambia il dirigente di un ufficio, qualcuno non si accorge di una procedura sbagliata e 56 milioni di euro destinati alle paritarie del Lazio tornano nelle casse dello Stato lasciando a bocca asciutta 1.200 scuole che da mesi aspettano i finanziamenti regolarmente assegnati dal ministero dell’Istruzione all’ufficio scolastico regionale ma tornati al ministero dell’Economia per un errore burocratico.

Stiamo parlando esattamente di 56.376.730 euro che viale Trastevere nel settembre del 2016 ha assegnato, come accade ogni anno e per ogni Regione (cifre diverse a seconda di parametri differenti), all’ufficio scolastico del Lazio che non ha ultimato in tempo utile le operazioni del piano di riparto per l’erogazione dei contributi facendoli andare in economia. In altre parole: dal momento che l’Usr non li ha assegnati entro il 5 dicembre del 2016, il Mef se li è ripresi.

Una mancanza che è costata cara a oltre un migliaio di istituti che ora vivono in una situazione di precarietà. Uno di questi è il “Calasanzio” di Frascati che ha 400 anni di attività e ora rischia di chiudere: “Andiamo avanti con la convenzione dello Stato che compreso l’anno scolastico corrente ci deve 350mila euro. Da parte del Governo – spiega il direttore padre Martino – è tutto regolare ma i soldi noi non li abbiamo visti. Sono andato a bussare alla porta di chi di dovere ma mi hanno risposto che arriveranno. Politicamente è tutto corretto ma noi non possiamo aspettare. Se l’ambulanza arriva in ritardo è inutile. Di fronte alla mancanza di sicurezze abbiamo avuto un calo di iscrizioni che ci ha fatto pensare di chiudere la scuola. Abbiamo una retta di 100 euro al mese per la scuola primaria e cinquanta per l’infanzia. Nulla di più”.

Chi può dare spiegazioni di quanto è accaduto è Gildo De Angelis, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale che non si sottrae alle sue responsabilità: “Quest’anno c’è stato un cambio del dirigente dell’ufficio preposto che non ha voluto seguire le nostre indicazioni e ci siamo trovati con questo empasse. Il 28 dicembre abbiamo chiesto il riaccredito di quelle somme. Cambia uno, cambia l’altro, ci è sfuggita un attimo la situazione. Ho telefonato al ministero in questi giorni. Noi appena arriva il riaccredito siamo pronti a distribuire i soldi”. De Angelis sta facendo il possibile per rimediare: “Per il 2015/2016 mi assumo la colpa perché non ho seguito attentamente i passaggi ma per il 2017 abbiamo già fatto la ripartizione e attendiamo solo i finanziamenti che dovrebbero arrivare in maniera regolare”.

In viale Trastevere il sottosegretario Gabriele Toccafondi con delega alle paritarie sta seguendo la vicenda ed è particolarmente adirato ma sembra che anche la ministra Valeria Fedeli non abbia ben visto questa mancanza dell’Usr. Le cose, assicurano al ministero, sono andate diversamente in tutte le altre Regioni dove i finanziamenti sono arrivati nelle tasche delle paritarie: “I nostri uffici – spiegano i vertici di viale Trastevere – e la parte politica del ministero si sono già attivati per cercare una soluzione al problema del Lazio ma anche per comprendere bene i meccanismi che hanno portato a questa mancata erogazione. Ogni anno il Miur regolarmente assegna i fondi direttamente agli Usr che devono procedere all’erogazione. Quanto è accaduto non deve assolutamente più verificarsi”.

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