È una scout la ragazza che, tre notti fa, ha accoltellato a Roma un 30enne di origine bengalese per difendersi da un tentativo di stupro. La 16enne ha raccontato alla polizia di essere stata assalita alle spalle e di aver estratto dalla borsa un coltellino svizzero – ammesso dalla legge e utilizzato durante i campi scout – ferendo l’aggressore in prossimità dell’inguine per difendersi.

“Ho sentito di colpo una persona che mi bloccava da dietro – ha raccontato la ragazza in lacrime alla polizia – Non capivo e non riuscivo a muovermi. Poi ho sentito le mani di quell’individuo toccarmi le parti intime e ha cercato di trascinarmi verso una zona buia. A quel punto mi sono ricordata che avevo in tasca un coltellino”. Il magistrato di turno, giudicato attendibile il racconto, ha scagionato la minore che, secondo gli inquirenti, ha agito per legittima difesa ed ha usato il coltellino svizzero mossa dalla paura.

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