“Il caso Raggi? Avevamo detto che non erano ‘Raggi’ di sole per Roma. E’ una lezione per il M5S che per anni ha calpestato la dignità delle persone, strumentalizzando vicende giudiziarie, non avendo rispetto né per le famiglie, né per gli interlocutori politici, né per la Costituzione“. Sono le parole pronunciate dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante il suo consueto appuntamento settimanale su Lira Tv. “Non ci vuole molto a essere rispettosi della Costituzione” – continua – “Questa dice che fino a sentenza definitiva un cittadino italiano è innocente e va rispettato. In Italia siamo arrivati a un tale punto di barbarie che è diventata una pratica corrente quella per cui per un avviso di garanzia si distrugge una persona. E questo elemento di barbarie ha visto un grande protagonismo nel M5S negli ultimi anni. Ma non da solo. Anche la sinistra e il Pd hanno responsabilità enormi sulla linea del giustizialismo. Quando però si è chiamati a governare, la scena cambia”. E aggiunge: “Sulla Raggi indagata, che probabilmente andrà a processo, a differenza da quanto ha detto il M5S, io non ho nulla da dire. La valutazione da sindaco è negativa, però ha il diritto di governare la città di Roma. Si ragiona sulla base dell’attività amministrativa e non dei procedimenti giudiziari, che spettano ai magistrati giudicanti”. Poi chiosa: “Emerge comunque una contraddizione di fondo che è presente nel M5S, una contraddizione che secondo me esploderà. Non puoi avere un movimento in cui ci sono cose opposte, da spinte persino neofasciste a un’area progressista radicale. Io sono molto interessato a dialogare con quest’ultima area”

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