Monitoraggio degli accessi e del flusso di persone, piani di emergenza ed evacuazione, indicazione delle vie di fuga e percorsi separati per l’accesso e il deflusso. Queste le nuove misure di sicurezza previste dalla circolare inviata giovedì 8 a prefetti e questori dal capo della polizia, Franco Gabriellidopo quanto accaduto sabato notte in piazza San Carlo a Torino e in vista degli oltre 1.700 eventi dell’estate. Una serie di regole e provvedimenti per la gestione delle manifestazioni pubbliche che dovranno rispettare sia la ‘safety’ – le misure strutturali a salvaguardia dell’incolumità delle persone – che la ‘security’ – i servizi di ordine e sicurezza pubblica. L’obiettivo è “innalzare ulteriormente le condizioni di sicurezza generale” ed evitare che situazioni di panico come quella di Torino abbiano conseguenze altrettanto gravi.

Le piazze, gli stadi e tutti i luoghi dove si terranno gli eventi dovranno essere suddivisi in settori, con “corridoi centrali e perimetrali all’interno” per emergenze e interventi di soccorso. Dovrà anche essere presente un sistema di altoparlanti o di maxischermi sui quali, in caso di necessità, trasmettere “preventivi e ripetuti avvisi e indicazioni al pubblico da parte dell’organizzatore o delle autorità, concernenti le vie di deflusso e i comportamenti da tenere in caso di eventuali criticità”. Infine, il capo della polizia chiede che si valutino provvedimenti “finalizzati al divieto di somministrazione e vendita di alcolici ed altre bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possono costituire un pericolo per la pubblica incolumità”.

Provvedimenti – soprattutto quelli relativi al consumo di alcolici – che il capoluogo piemontese applicherà fin da domani sera, con il divieto – dalle ore 20 alle ore 6 – di vendere alcolici e superalcolici da asporto nelle zone della movida notturna. L’ordinanza, firmata dalla sindaca Chiara Appendino e annunciata a più riprese dall’assessore al Commercio Alberto Sacco, resterà in vigore fino al 30 settembre e coinvolgerà principalmente le zone limitrofe a piazza Vittorio, San Salvario e Vanchiglia. Coinvolti tutti i bar, i locali, i negozi, i kebab, i supermercati e soprattutto i minimarket, che vendendo alcolici a basso costo, considerati i maggiori responsabili degli assembramenti all’aperto. Chi non rispetta i divieti rischia la chiusura dell’attività da 7 a 30 giorni.

Accessi ridotti, invece, per i prossimi grandi eventi in piazza Duomo a Milano, dove non potranno entrare più persone di quelle previste dalla commissione di vigilanza. La decisione è stata presa durante una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Luciana Lamorgese, con il sindaco Giuseppe Sala, il questore Marcello Cardona e i vertici delle forze dell’ordine. L’ordinanza, che riguarderà anche lo stadio Meazza, prevederà controlli con metal detector, steward, ingressi e uscite separate, il divieto di vendita entro un’area di 200 metri di superalcolici, e di vendita e trasporto di bottiglie di vetro, lattine e bottiglie di plastica con il tappo.

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