“Da febbraio hanno cominciato a inseguirsi voci e pressioni per elezioni anticipate al più presto. In tutti i paesi democratici europei si vota alla scadenza naturale: fare diversamente è dare il massimo contributo negativo al consolidamento della credibilità politico-istituzionale del Paese”. L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si scaglia contro lo scenario, sempre più vicino, di un voto anticipato già a fine settembre, intervenendo nel corso della presentazione in Senato del libro “Europa, sfida per l’Italia”. Per Napolitano “è semplicemente abnorme che invece il gioco e il patto extra-costituzionale sulla data del voto sia quasi diventato un corollario dell’accordo tra partiti sulla nuova legge elettorale. Ora siamo di nuovo alle prese con il tema dell’instabilità di governo, e ciò è aggravato, sul piano dell’immagine e dei rapporti politici, dal prospettare, senza neppure offrirne motivazioni appena sostenibili, ipotesi di date per elezioni anticipate, e, in conseguenza, per scadenze di governo e parlamentari come la presentazione del bilancio dello Stato per il 2018″, ha aggiunto il presidente emerito Napolitano.
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