Tributo di Ficarra e Picone al magistrato Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia 25 anni fa assieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Nella loro consueta apertura di Striscia La Notizia, in onda ogni sera alle 20.30 su Canale5 (qui la puntata integrale), i due comici, che anche lo scorso anno resero omaggio al sacrificio del giudice siciliano, menzionano la denuncia di Ilda Boccassini, amica e collega di Falcone. “Boccassini ha detto che Falcone, adesso tanto celebrato da tutti, in vita fu molto osteggiato” – spiega Picone – “Venne addirittura bocciato come consigliere istruttore, come procuratore di Palermo e come candidato al Csm. Uno allora si chiede: perché lo bocciavano sempre?”. “Perché non erano sicuri che sarebbero riusciti ad ammazzarlo“, risponde Ficarra. Picone poi cita il presidente della Repubblica Mattarella: “Ha detto che anche le istituzioni non devono limitarsi al dolore e al ricordo”. “E infatti” – commenta Ficarra – ” potrebbero provare anche un po’ di rimorso. Sarebbe cosa e buona giusta. Tra l’altro, tra i tanti che hanno ricordato Falcone, c’è stato anche il presidente del Senato, Pietro Grasso. Ha detto che, se fossero vivi Falcone e Borsellino, avremmo un’Italia migliore“. “E invece abbiamo quella che meritiamo“, chiosa Picone
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