Mentre in Italia si è da poco concluso il perverso gioco del Ciapa no per assegnare l’ultimo posto europeo in vista della prossima stagione tra le “milacinesi” e la Fiorentina (con i rossoneri che tornano in Europa dopo un digiuno durato 3 anni), tra poche ore in quel di Solna, si terrà la finalissima di Europa League tra Manchester United e Ajax.

Una sfida dal sapore antico che richiama alla mente le numerose battaglie in campo di Red Devils e Lancieri, chiamate al rilancio europeo attraverso la finalissima della sorella minore della Champions e guidate a bordo campo da due tecnici completamente diversi tra loro. Da una parte ci sarà il Vate di Setùbal, José Mourinho, vincente per natura sulle panchine di mezza Europa; dall’altra parte Peter Bosz, allenatore ancora a secco di trofei, ma con un buon curriculum in campo con la maglia del Feyenoord.

Una partita a scacchi tutta da seguire, così come i due giovani talenti di entrambe le squadre, chiamati a rappresentare i propri club in zona gol e a far sognare i propri tifosi nella notte della Friends Arena. Occhi puntati quindi su Marcus Rashford e Kasper Dolberg, i classe ’97 più interessanti al mondo, sicuramente tra i più forti ragazzi che il calcio europeo ha regalato in questa stagione.

Marcus Rashford, inglese, attaccante o ala del Manchester Utd

Fiore all’occhiello dell’intera Academy del Manchester United, il ragazzo inglese ha letteralmente trascinato i suoi in questo finale di stagione e nelle partite che hanno preceduto l’atto conclusivo di stasera compensando attraverso la freschezza del suo talento, la grave assenza di Ibrahimovic. Divenuto fondamentale nel gioco d’attacco della sua squadra con movimenti e cambi di direzione che mettono in serie difficoltà ogni tipo di avversario suggerisce, allo stesso tempo, differenti soluzioni offensive ai propri compagni partendo soprattutto dalla sinistra. Abbiamo iniziato a conoscerlo e a tenerlo d’occhio già lo scorso anno quando esordì in Youth League con una doppietta al Psv Eindoven. Poi il salto in prima squadra con Louis van Gaal con doppietta all’esordio proprio in Europa League contro il Midtjylland e la riconferma con Mourinho.

Il danese di Amsterdam, al contrario, il posto in squadra l’ha ereditato nel 2015 dal partente Milik (destinazione Napoli). La squadra di Amsterdam – promuovendo la giovane punta dal proprio settore giovanile – non si è fatta trovare impreparata dalla perdita dell’attaccante polacco, forte di una buona tradizione storica che in attacco ha visto assecondarsi sempre giocatori di livello: da Crujff a Suarez, passando per campioni del calibro di Van Basten, Bergkamp, Kluivert e Ibrahimovic.

Kasper Dolberg, attaccante dell’Ajax e della Nazionale danese

In una squadra giovanissima, dove lo scorso 14 maggio (in occasione dell’ultima di campionato contro il Willem II) il giocatore più “vecchio” nell’undici titolare è risultato il capitano classe ’93 Davy Klaassen, il gigante di Silkeborg Dolberg, assieme al figlio d’arte Justin Kluivert e il roccioso difensore Matthijs de Ligt, rappresenta una potenziale stella del calcio europeo nel prossimo futuro.

Da una parte accelerazione e imprevedibilità, dall’altra, fisico imponente e grande tecnica individuale. Rashford o Dolberg: la Uefa Europa League attende di incoronare il suo nuovo principino.

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