Polemica fibrillante a L’Aria che Tira (La7) tra il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Davide Vecchi, e il deputato Pd, Gennaro Migliore, che pronuncia un duro atto di accusa contro la pubblicazione della conversazione telefonica tra Matteo Renzi e il padre Tiziano: “Come ha dimostrato la grande pubblicità che ha avuto il libro di Marco Lillo (“Di Padre in figlio”, ed. Paper First), l’attività principale del Fatto è quella di pubblicare le intercettazioni sulle quali sono aperte delle procedure, anche per verificare come si è arrivati a ottenere queste conversazioni, peraltro penalmente irrilevanti. Quella telefonata dimostra la correttezza di Renzi rispetto alla sua funzione istituzionale. Il Fatto Quotidiano vive di questo e vive infatti nelle trasmissioni dei talk show. Ed è invitato più di qualsiasi altro giornale“. “Noi dobbiamo accettare che voi vi decidiate i ministri” – replica Vecchi – “Non capisco perché dobbiate anche decidere cosa possiamo pubblicare o no. Ci fu anche Ferruccio De Bortoli che, in un tweet riferito a Matteo Renzi, scrisse: ‘I titoli dei giornali li faccia direttamente lui, così facciamo prima’ (13 dicembre 2015, ndr). Loro interferiscono sui lavori dei giornali sempre. E tutta questa polemica sulle intercettazioni è piuttosto grottesca, perché arriva dal Pd“. Il giornalista spiega: “E’ assurdo ed è molto più grave che loro votino la fiducia a un ministro indagato come Luca Lotti. Marco Lillo pubblica le intercettazioni perché fa il suo lavoro. Il rispetto delle procure deve arrivare solo dai giornali?“. “Noi abbiamo disciplinato la legge sulle intercettazioni“, ribatte Migliore. “Certo, come Berlusconi 20 anni fa. E’ lo stesso concetto”, commenta Vecchi. E l’ex Sel insorge: “Non si permetta di dire questo. Voi fate processi mediatici”. “No, noi facciamo informazione“, controbatte Vecchi

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