Oltre alle opzioni tradizionali, uomo e donna, i cittadini dell’Oregon potranno presto averne anche un’altra: il cosiddetto terzo genere. L’Oregon è infatti il primo stato americano a consentire di indicare tale scelta sui documenti di riconoscimento: la patente, ma anche la carta d’identità.

La storica apertura ha preso il via grazie all’azione di una veterana dell’esercito Usa, il sergente Jamie Shupe, che già dal 2013 aveva cominciato iter e procedure per cambiare sesso. Iter che è andato buon fine lo scorso giugno, quando un giudice le ha permesso di modificare lo status di ex militare da “female” a “nongender”, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti.

Forte di questa decisione, la Shupe ha chiesto e ottenuto di poter modificare anche i documenti civili: “ho il diritto di classificare correttamente la mia identità anche qui, in madrepatria”, ha dichiarato l’ex militare alla Reuters. Alimentando la discussione sui diritti dei transgender, molto d’attualità di questi temi in diversi stati americani: in Nord Carolina, ad esempio, si parla anche di rivedere in questa chiave l’utilizzo dei bagni pubblici.

Comunque sia, dopo il via libera delle autorità legali alle rivendicazioni della Shupe, la motorizzazione (Department of Motor Vehicles) dell’Oregon ha avuto il suo bel da fare per inserire la “terza opzione” nei propri sistemi e regolamenti. “Era un qualcosa di nuovo per tutti noi” e dunque richiedeva tempo e attenzione, hanno fatto sapere i suoi uffici per bocca di un portavoce sempre alla Reuters.

Per fortuna, dopo lo studio delle carte si è scoperto che alla fine l’intervento non avrebbe comportato il cambio di norme legislative ma solo la modifica di regole amministrative. Così il terzo genere potrà essere inserito sulle nuove patenti entro la fine di luglio e nella casella dello status verrà contrassegnato da una “X”. Una X che Jamie Shupe mostrerà “a tutti, con orgoglio”.

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