“Nissan GT-R: togliamo il sonno alle supercar (e ai rispettivi proprietari) dal 1969”: potrebbe essere questo il motto di uno fra i modelli più iconici della produzione giapponese. L’ultima generazione di questa GT, arrivata sul mercato 10 anni fa, è stata progressivamente evoluta e potenziata per continuare a essere lo spauracchio delle più cavallate e costose sportive in circolazione. La filosofia di Nissan è semplice e avvincente: in pratica i giapponesi si sono messi in testa di proporre un’auto con prestazioni da Porsche 911 Turbo ad un prezzo – poco più di 100mila euro – quasi dimezzato rispetto a quello della tedesca.

Certo, l’estetica è di quelle che dividono: l’aspetto imponente, con carrozzeria squadrata, spigoli vivi e un’anima ‘manga’ fa impazzire tutti gli amanti del genere “Fast&Furious”, mentre accappona la pelle di chi predilige uno stile più morigerato e rotondeggiante. Con quest’ultima versione della GT-R i manager giapponesi hanno deciso di conferire un tono maggiormente curato agli interni, utilizzando pellami a profusione, razionalizzando il numero di tasti e manopole, e rinnovando il design della plancia per renderlo più accattivante e al passo con i tempi: l’obiettivo è quello di strizzare l’occhio anche alla clientela che, oltre alle prestazioni, è attenta ai dettagli realizzativi. E ci mancherebbe.

Dal punto di vista tecnico il MY2017 ha portato in dote alla GT-R un’aerodinamica ottimizzata per massimizzare deportanza e stabilità, un telaio irrigidito, sospensioni attive riconfigurate e nuovi cerchi da 20 pollici in alluminio forgiato. Cuore pulsante dell’auto continua ad essere il taurino V6 3.8 biturbo, aggiornato nel sistema d’iniezione e dotato ora di un impianto di scarico di titanio, progettato per esaltare la sonorità del motore: quest’ultimo eroga ben 570 Cv di potenza a 6.800 rpm ed una poderosa coppia motrice di 637 Nm. Numeri messi a terra attraverso un cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti e a un sistema di trazione integrale permanente.

A proposito di motore: a chi apprezza l’artigianato farà piacere sapere che il V6 della GT-R è completamente assemblato a mano dai “Takumi”, tecnici specializzati con pazienza e rigore da samurai: ognuno di loro si occupa della costruzione del biturbo dall’inizio alla fine, secondo la filosofia del “one man, one engine”, e vi pone la firma a lavoro concluso. Per i meno romantici, magari più dediti a scannare la propria auto in pista c’è l’allestimento in tiratura limitata “Track Edition”, messo a punto da Nismo – il reparto sportivo di Nissan – e dotato di sospensioni Bilstein Damptronic e barra stabilizzatrice alleggerita: il prezzo del biglietto è di poco inferiore ai 120mila euro.

Il posto di guida della GT-R è ampiamente regolabile e, vera chicca, la strumentazione rimane solidale col volante nelle sue escursioni, assicurando sempre un’ottima visibilità. Quest’ultima è invece limitata quando si guarda attraverso il lunotto posteriore: in retromarcia bisogna affidarsi alle immagini proiettate dalla retrocamera sul nuovo touchscreen da 8 pollici, che integra tutte le funzioni relative alla navigazione GPS e all’impianto audio (è anche completo di lettore CD, DVD, Mp3, Mp4 e connessione Bluetooth): è tutto molto completo, senza tuttavia essere un inno all’intuitività di funzionamento.

La grafica dell’infotainment è stata peraltro curata dalla Polyphony Digital, creatrice della famosa saga di Gran Turismo, arcinoto simulatore di guida per Play Station: permette di visualizzare parecchie informazioni tecniche come temperatura e pressione dell’olio del differenziale e del cambio, pressione del turbo, coppia motrice inviata all’avantreno, risposta di acceleratore, freni e sterzo, nonché la forza G che agisce sul mezzo. Schermate che con le loro informazioni stupiscono gli amici che condividono col proprietario l’abitacolo, buono soltanto per 2 persone: i posti dietro infatti vanno considerati come 2 strapuntini. Peccato, vista anche la discreta capacità di carico del bagagliaio (315 litri).

Tuttavia ogni considerazione sulla vivibilità quotidiana del mezzo passa in secondo piano quando si inizia a guidare, perché su strada la GT-R è davvero impressionante: inevitabilmente ciò che colpisce subito è la colossale capacità di accelerazione nello scatto da fermo. La supercar nipponica si fionda in avanti in un lampo, con una trazione magistrale ed un cambio che fa a gara di velocità col motore: utilizzando la funzione di partenza assistita divora lo 0-100 in appena 2,7 secondi. Meglio di una Ferrari, per intendersi. Il V6 in particolare spinge forte dai 2.500 rpm e, contrariamente a molti motori sovralimentati di ultima generazione, è capace di dare anche una “zampata finale” nella parte alta del contagiri, prima che intervenga il limitatore: caratteristica che ne sottolinea la sportività e finisce per conquistare anche quegli appassionati di propulsori atmosferici che fanno fatica a sentir parlare di turbo.

A mettere in risalto le doti del motore ci pensa il cambio doppia frizione: sull’ultima edizione della GT-R è stato ottimizzato per essere più fluido e silenzioso, inoltre adesso i paddle che servono per azionarlo manualmente sono solidali col volante. Velocità di cambiata ed efficacia non prestano il fianco a critiche ma talvolta, specie quando si innesta il “drive” o la “retro” da fermi, si avverte qualche scossone di troppo. Senza contare che il peso degli anni è tradito dall’assenza di un rapporto finale over-drive, che consentirebbe certamente di abbassare i consumi, soprattutto nella marcia autostradale: in questo frangente l’abitacolo risulta comunque ben insonorizzato e adatto pure ai lunghi viaggi.

Il panorama “guidereccio” di elezione per questa sportiva è certamente una strada con lunghi rettilinei intervallata da curve ad ampio e medio raggio, un frangente dove la GT-R tira fuori il meglio di sé. Pur non essendo un fuscello – è lunga 4,66 metri, larga 1,9 e sfiora i 18 quintali, alla faccia dell’alluminio utilizzato nella costruzione del telaio – l’auto si distingue per un equilibrio dinamico molto neutro, che infonde sicurezza. Ciò si deve soprattutto allo schema transaxle della meccanica: le scatole del cambio e del ripartitore nonché il differenziale a slittamento limitato sono stati posizionati al retrotreno. Ne risulta una distribuzione dei pesi al 50-50 fra i due assi, garanzia dell’innata piacevolezza di guida. “Bello” anche lo sterzo, parecchio consistente tra le mani, specie nelle modalità di guida più sportive: è un comando veloce, abbastanza comunicativo e collegato ad un avantreno dalla tenuta granitica.

Intervenendo sul settaggio della trasmissione, la GT-R può inviare un maggiore quantitativo di coppia al retrotreno, diventando più sovrasterzante e adatta all’uso in pista, dove si possono irrigidire anche le sospensioni e disattivare completamente gli aiuti elettronici forniti dall’ESP. Naturalmente i freni dell’auto, griffati Brembo, sono all’altezza della situazione per potenza, resistenza e modulabilità. In ultima analisi i consumi: i 10 al litro sono difficili da raggiungere anche andando piano, mentre la media oscilla attorno ai 7. Dandoci dentro si diventa invece supereroi dei benzinai.

Nissan GT-R – LA SCHEDA

Il modello: è l’ultimo aggiornamento della sportiva giapponese, sulla breccia da 10 anni e pronta ancora a mettere in riga la maggior parte delle supercar in circolazione, forte di un rapporto qualità/prezzo/prestazioni inarrivabile.

Dimensioni: lunghezza 4,66 metri, larghezza 1,9, altezza 1,37 metri

Motore: 3.8 V6 biturbo da 570 CV di potenza e 637 Nm di coppia motrice

Consumi omologati nel ciclo misto: 9 L/100Km

Prezzo: da 102.000 euro

Ci piace: rapporto qualità/prezzo, prestazioni elevatissime, meccanica sofisticata, piacere di guida

Non ci piace: peso elevato, consumi drammatici, alcune plastiche interne migliorabili

Articolo Precedente

Bmw Serie 5 Touring, la prova de Il Fatto.it – La familiare di lusso che si comanda coi gesti – FOTO

next
Articolo Successivo

Jeep Compass, la prova de Il Fatto.it – Il world suv sbarca in Europa. Con aspirazioni da grande – FOTO

next