A meno di due giorni dalle elezioni presidenziali in Francia con Emmanuel Macron in testa nei sondaggi con il 62%. L’Isis minaccia ancora la Francia. “Uccidete i candidati al ballottaggio per le presidenziali in Francia e il personale nei seggi’, l’appello che i terroristi di Daesh lancia ai lupi solitari nella versione francese del magazine Rumiyah, pubblicato online alla vigilia del voto di domenica. La notizia viene riportata da Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web.

“Non dimenticate il vostro dovere di musulmani, scegliete un candidato per ucciderlo e un seggio per darlo alle fiamme”, recita l’appello in francese. Ma non solo lo Stato islamico incoraggia all’azione suggerendo, come in passato, anche i mezzi da usare: vere e proprie istruzioni. “Comprate armi se potete, oppure usate auto, coltelli, prendete degli infedeli in ostaggio. Non per trattare, ma per mostrare il terrore con il linguaggio della forza. Sgozzateli, investiteli, fate una carneficina” si legge su Rumiyah, pubblicato online. Il testo, che in copertina ha una croce e dedica ampie pagine alla “liceità” di uccidere cristiani (il riferimento è ai recenti attacchi alle chiese in Egitto, ndr) è stato pubblicato in 10 lingue.

Intanto un video in cui ha promesso lealtà allo Stato islamico è stato trovato in un dispositivo Usb nell’auto dell’uomo “radicalizzato” arrestato vicino a una base militare a Évreux, nell’Alta Normandia. Nell’auto dell’uomo, noto alle forze di sicurezza, sono stati trovati anche una cartuccia da fucile e una copia del Corano. Secondo L’Express l’uomo sarebbe un ex militare di 34 anni e nei pressi dell’auto sarebbero stati trovati nascosti un fucile, due pistole e munizioni. La polizia della capitale aveva già rafforzato le misure di sicurezza e per il secondo turno, le misure sono nuovamente elevate con 50mila poliziotti in tutto il Paese, di cui 12mila a Parigi, mentre è in vigore lo stato di emergenza proclamato dopo gli attentati del novembre 2015. La Francia è stata duramente colpita nel corso di questi anni dallo Stato islamico: Nizza conn la strage sulla Promenade des Anglais, Parigi, più volte, da Charlie Hebdo e Bataclan fino all’omicidio di un agente solo il 20 aprile scorso.  Senza dimenticare il massacro del sacerdote di Rouen, sgozzato in Chiesa nel luglio dell’anno scorso.

Durante il dibattito tv in cui si è sfiorata la rissa  di due candidati si sono confrontati duramente anche sul tema del terrorismo: “Chiuderò da subito le frontiere. Bisogna espellere subito gli schedati S” per radicalizzazione e attuare la “revoca della nazionalità” per i binazionali a rischio terrorismo”, ha dichiarato Le Pen accusando lo sfidante di “lassismo” sui temi dell’antiterrorismo. “Chiudere le frontiere non serve a niente“, ha replicato lui, “è fumo negli occhi”. Quanto alla revoca della nazionalità, ha ironizzato Macron, “chi si vuole fare esplodere è terrorizzato (dal perderla, ndr)…”. “Madame Le Pen, questa è gente che si suicida…”, ha concluso invitando la leader dell’estrema destra alla “serietà.

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