I due euro? “Me li hanno dati, per darglieli a loro”. Sorride il ragazzo in fila a corso Indipendenza per entrare a votare. I due euro sono quelli che deve sborsare chi ha deciso di votare alle primarie del Pd, e quelli in fila sono gli elettori di Catania intervistati da Meridionews. Il cui servizio ha acceso un faro sull’affluenza riscontrata domenica nella città etnea.

A corso Indipendenza, si legge nell’articolo, “alle 17 a votare sono stati in 809. Un numero impressionante se si considera che alle primarie del 2013, quando Matteo Renzi era il lizza contro Pierluigi Bersani, al gazebo nei pressi dell’istituto di istruzione superiore Gemmellaro si sono presentati – in tutta la giornata – poco più di trecento cittadini”.

Numeri lievitati in poco tempo anche a Librino, dove “negli ultimi quattro anni gli iscritti al circolo sono passati dai cinquanta e spicci ai duecento e oltre: i votanti di questa tornata, intorno alle 16.30, superavano di poco i cinquecento. Di tesserati, però, se ne sono visti al massimo una settantina. Almeno fino a metà pomeriggio”.

Fuori dai seggi in pochi sono quelli che accettano di farsi riprendere. E il ragazzo che davanti alle telecamere di Meridionews aveva detto di aver ricevuto i due euro, pochi minuti dopo ritratta: “Non me li ha dati nessuno, non è vero. Io avevo capito una cosa e invece era un’altra. Non pubblicate niente, perché sennò vi mettete nei guai anche voi”.

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