Si torna a parlare di una possibile cessione di Ducati da parte del gruppo Volkswagen: l’indiscrezione era circolata già qualche mese fa ed è tornata sulle pagine dei quotidiani dopo che Reuters ha ripreso in mano il discorso, citando fonti anonime. Il “movente” sarebbe sempre lo stesso: far fronte alle ingente spese generate dal caso dieselgate.

Secondo un presunto dossier il gruppo tedesco avrebbe già incaricato la banca di investimenti Evercore di valutare le opzioni di vendita del marchio italiano: quest’ultimo è stato acquistato da Audi nel 2012, che lo ha comprato da Investindustrial – gruppo finanziario della famiglia Bonomi che attualmente detiene la maggioranza del capitale del brand Aston Martin – per 860 milioni di euro: oggi ne varrebbe quasi il doppio secondo gli analisti finanziari. Vale la pena ricordare che l’acquisizione fu fortemente voluta da Ferdinand Piech, membro della dinastia Porsche e da sempre grande appassionato di mezzi a due ruote.

“La notizia è più verosimile del passato, anche se occorrerà tempo e un acquirente non interessato ai saldi di stagione perché la Ducati non è in saldo”, scrive su Facebook Bruno Papignani, segretario della Fiom emiliana. Specie perché il marchio di Borgo Panigale gode di un’ottima stabilità economica: nel 2016 il brand ha dichiarato un fatturato di 731 milioni (+4,1% sul 2015), un risultato operativo di 51 milioni (54 nel 2015), con un margine operativo del 7%.

Anche se al momento il colosso tedesco ha liquidato la questione col classico “no comment”, sembra che VW sia più propensa alla cessione di quanto non lo fosse prima: in ballo ci sono la necessaria razionalizzazione del Gruppo annunciata dall’ad Matthias Müller, gli investimenti per l’elettrificazione della gamma e i risarcimenti miliardari per il caso emissioni truccate, che solo negli USA costeranno 25 miliardi di dollari.

“Si parla di una possibile vendita ogni 6-7 mesi – spiega Marino Mazzini, segretario della Fim Cisl – Aspettiamo di avere informazioni dall’azienda, se la cosa venisse confermata speriamo che Ducati venga ceduta a un gruppo industriale vero e non a finanzieri”. Fra questi ultimi ci sarebbero gruppi cinesi, la indiana Hero e consorzi di investitori, tutti attirati dal valore intrinseco del marchio italiano delle 2 ruote.

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