Attimi di tensione prima della 781esma edizione della corsa dei buoi a Caresana (Vercelli). Un gruppo di manifestanti del Fronte animalista e del Meta (Movimento etico tutela animali e ambiente) ha protestato all’inizio della corsa contro i presunti maltrattamenti che subirebbero le bestie durante la corsa. Ampio lo schieramento delle forze dell’ordine, che hanno contenuto le proteste.
La corsa è iniziata con qualche minuto di ritardo e ancora una volta il paese ha sciolto il voto fatto a San Giorgio oltre sette secoli fa. Tra gli animalisti era presente anche il biellese Valerio Vassallo. Un’altra corsa dei buoi si terrà il 14 maggio ad Asigliano

“Far correre i buoi è una forma intollerabile di coercizione, se non di tortura”. Lo sostiene Rinaldo Sidoli, responsabile nazionale Verdi diritti animali, che bolla la manifestazione come “una barbarie che sporca il nome di San Giorgio”, a cui è dedicata la tradizione.

“Gli animali vengono feriti con pungoli, e il sangue che si riversa per terra è il simbolo del loro dolore”, aggiunge Sidoli, unendosi alle proteste degli animalisti intervenuti oggi a Caresana, nel Vercellese.

Un’altra corsa dei buoi è prevista il 14 maggio ad Asigliano, sempre nel Vercellese. “Agiremo con tutte le nostre forze per porre fine a queste violenze sugli animali – annuncia -. Ci rivolgeremo ai Presidenti delle Regioni coinvolte e agli enti preposti alla tutela degli animali e al rispetto della normativa contro i maltrattamenti affinché vengano effettuati i necessari controlli prima, durante e dopo la corsa e siano individuati i colpevoli di eventuali trasgressioni. La magistratura – conclude – ha riconosciuto in passato l’esistenza di maltrattamenti ma non è riuscita mai a trovare i colpevoli, in una vicenda tutta italiana. È ancora in corso un procedimento penale”.

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