Emmanuel Macron e Marine Le Pen al ballottaggio del 7 maggio. Dietro restano Jean-Luc Mélenchon e François Fillon. Crolla il socialista Benoît Hamon. Proiezioni e dati dello scrutinio convergono dopo le 23: l’ex ministro dell’Economia del governo Hollande che lo scorso anno decise di lasciare il partito socialista e fondare il suo movimento En marche! , ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, davanti alla leader del partito di estrema destra del Front National. Restano fuori dal secondo turno il candidato del partito di centrodestra Les Republicains, l’esponente della formazione di sinistra France Insoumise e il candidato del Partito Socialista del presidente della Repubblica François Hollande.

Due le certezze che emergono dal voto: per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica, nessuno dei due candidati dei grandi partiti di centrosinistra – i socialisti – e di centrodestra – i Républicains – va al ballottaggio per l’Eliseo. Non solo: per la prima volta nella storia moderna della Francia, il candidato del partito che ha appena governato il Paese non arriva al secondo turno. “Si volta chiaramente pagina, oggi, nella politica francese”, è stato il primo commento di Macron, che ha salutato la folla che lo acclamava. Da Henin-Beaumont, sua roccaforte, Marine Le Pen ha esortato i suoi a votare per lei, “l’unica grande alternativa” contro Macron, “erede di Hollande”.

 

Macron: “Voglio diventare presidente di tutti i francesi” – “Il Paese sta attraverso un periodo inedito nella sua storia, con la crisi, il terrorismo e ha risposto nel modo migliore – ha esordito Macron nel discorso post voto nella sala del Palais des Expositions della Porte de Versailles di Parigi, con la bandiera dell’Unione europea alle spalle – il popolo francese ha deciso di andare a votare in massa e di portarmi in testa al primo turno”. “E’ giunto il momento di unire il Paese, riconciliare i francesi e arrivare all’Eliseo. Voglio rivolgermi a tutti i cittadini francesi: spero che tra 15 giorni diventerò vostro presidente”. Un invito a rinnovare quel fronte repubblicano che al ballottaggio del 5 maggio 2002 si unì compatto per votare il candidato conservatore François Chirac contro Jean-Marie Le Pen, padre di Marine, per evitare che l’estrema destra arrivasse alla presidenza della Repubblica.

 

Le Pen: “Appello all’unità nazionale, liberiamo il popolo francese” – “Siamo al secondo turno, è una tappa storica – il commento a caldo della Le Pen nel suo quartier generale nell’Espace Mitterrand di Hénin-Beaumont – il nostro obiettivo è la difesa della nazione francese, della sua cultura, della sua indipendenza. E’ l’atto di un popolo che alza la testa. Dobbiamo mettere fine a questa libera circolazione attraverso le frontiere. Dobbiamo liberare il popolo francese. Lancio un appello a tutti i patrioti indipendentemente dalla loro origine e dal loro voto al primo turno: lancio un appello all’unità nazionale, è in gioco la sopravvivenza della Francia”.

Hamon: “Ho fallito, votate Macron per battere Le Pen” – La sconfitta dei partiti tradizionali si materializza nelle facce e nei discorsi dei candidati dei due grandi partiti tradizionali. E nel loro invito a votare Macron per evitare che la Le Pen possa arrivare all’Eliseo. “Mi dispiace, ho fallito. Non sono riuscito a contrastare il disastro che era stato annunciato da mesi, me ne assumo totalmente la responsabilità”, ha detto Hamon, il candidato del Partito Socialista del presidente della Repubblica François Hollande, invitando “votare per Emmanuel Macron, anche se non è di sinistra, per battere Marine Le Pen. La sinistra non è morta” ma “l’eliminazione della sinistra da parte dell’estrema destra per la seconda volta è anche una sconfitta morale”.

 

Fillon: “Votate Macron contro l’estrema destra” – Anche il conservatore Fillon, nel discorso dopo le proiezioni, ha ammesso la sconfitta: “Gli ostacoli sulla mia strada erano troppo numerosi, troppo crudeli – ha detto il candidato del partito conservatore riferendosi all’inchiesta della magistratura sugli incarichi al Parlamento conferiti alla moglie Penelope l- a verità di quest’elezione emergerà. Mi prendo la responsabilità, questa sconfitta è mia e sta solo a me sostenerla”. Ora “dobbiamo scegliere che cosa è meglio per il nostro Paese. L’astensione non mi appartiene, soprattutto quando un partito estremista si avvicina al potere: il Front National“. Poiché “l’estremismo può portare solo sofferenza e divisione, non c’è scelta che votare contro l’estrema destra, quindi voterò per Macron. Credo sia mio dovere, fatelo anche voi, per voi e vostri figli”, ha detto Fillon mentre qualche fischio si levava dalla platea.

 

Parigi, scontri in strada a piazza della Bastiglia – I primi effetti di primi risultati del voto si vedono in strada. Tafferugli sono scoppiati subito dopo l’annuncio dei primi risultati da parte di gruppi organizzati di studenti in piazza della Bastiglia, a Parigi. La presenza della polizia è massiccia, con blindati e centinaia di poliziotti e gendarmi in assetto antisommossa. Esplosioni di petardi, cariche della polizia, lancio di lacrimogeni e in pochi minuti le forze dell’ordine hanno evacuato il centro della piazza della Bastiglia, in un fuggi fuggi generale.

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