Due componenti dello staff del Movimento 5 stelle al Senato, muniti di microfono e telecamera, hanno fermato il direttore del Tg1, Mario Orfeo, accusandolo di aver “censurato” il discorso di Virginia Raggi all’anniversario dei trattati europei e di aver relegato l’inchiesta Consip come notizia di secondo piano. Mentre, dicono ancora i 5 stelle, ampi servizi sono stati  fatti “sull’indagine relativa a una querela per diffamazione (un atto dovuto) nei confronti di Beppe Grillo e Alessandro Di Battista“.  “L”informazione italiana  – si legge sul blog di Beppe Grillo – è al 77° posto nella classifica sulla libertà di stampa stilata ogni anno da Reporter Senza Frontiere. Per capire il perché abbiamo provato a porre qualche domanda al direttore del TG1 Mario Orfeo“. Il video mostra i due che intercettano il direttore due volte in due giorni. In entrambi i casi però Orfeo sale in auto e non risponde alle loro domande. In difesa di Orfeo si sono schierati diversi esponenti del Pd. “I 5 stelle vogliono provocare l’aggressione di qualche giornalista del servizio pubblico o magari del direttore Orfeo già vittima di un linciaggio mediatico quotidiano? – dice il parlamentare Ernesto Carbone – Ora siamo al pedinamenti del direttore del Tg1 da parte di esponenti del fantomatico staff dei 5 stelle. Due persone pagate con soldi pubblici dal gruppo M5s che si spacciano per giornalisti al fine di intimidire un direttore del servizio pubblico è una cosa che non può passare sotto silenzio. Un fatto di inaudita gravità. Tra poco faranno picchiare i giornalisti non graditi?”.

 

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