Il 25 marzo, quando i leader europei saranno riuniti per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma, le organizzazioni della società civile porteranno il Mediterraneo nel cuore della capitale, sulle acque del Tevere, per una simbolica azione di protesta contro le politiche migratorie dell’Ue e per chiedere un’Europa più umana e accogliente verso chi fugge da guerre, persecuzioni o povertà.

La nostra priorità non deve essere quella di proteggere i confini, ma le persone, quei poveri disperati che ancora credono nell’Europa e la vedono come la salvezza, una speranza per una vita dignitosa. Non deludiamo loro, e non inganniamo noi stessi credendo che la costruzione di muri e la stipula di accordi disumani sia una soluzione; è soltanto un modo per allontanare il problema dalla nostra vista ed esonerarci dalle nostre responsabilità.

L’appuntamento è sabato 25 marzo alle 15.30 sulle rive del Tevere, sotto Castel Sant’Angelo. Noi del Comitato 3 Ottobre saremo presenti insieme a tante altre organizzazioni impegnate in prima linea sulla migrazione, chi nell’accoglienza, chi nel processo di integrazione e chi con i soccorsi in mare.

Sul fiume, un’imponente installazione riprodurrà l’impatto delle politiche dei muri sulle persone in cerca di sicurezza in Europa. Sul palco si alterneranno un uomo sopravvissuto al viaggio, Luigi Manconi, Gad LernerMoni Ovadia, e le diverse organizzazioni promotrici. Condurrà Edoardo Buffoni.

“Muri, blocchi e accordi disumani con paesi in Africa, Asia e Medio Oriente condannano persone in cerca di sicurezza a viaggi sempre più spesso mortali o le respingono verso la sofferenza che si sono lasciati alle spalle” dichiarano le organizzazioni. “Il destino di migranti e rifugiati ci riguarda. La strage nel Mediterraneo deve finire, attraverso l’apertura immediata di canali d’ingresso regolare e protetto. Mostriamo ai leader l’altra faccia dell’Europa, che vogliamo accogliente e solidale.”

Quella di oggi non è la nostra Europa. La nostra Europa è differente. #NotMyEurope

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