“Hanno partecipato alla votazione 19.959 iscritti certificati. Hanno votato per presentare la lista con candidato sindaco Pirondini in 16.197 e per non presentare alcuna lista in 3.762. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!”. Con poche parole in testa a un post, il blog di Beppe Grillo annuncia che il tenore del Carlo Felice Luca Pirondini è il candidato sindaco per Genova. Un risultato che arriva dopo avere sconfessato la candidata Marika Cassimatis, che martedì 14 marzo aveva vinto le Comunarie ed era stata indicata come aspirante primo cittadino pentastellato dalla maggioranza degli iscritti genovesi del M5s. Ma a differenza della prima consultazione, questo voto online era aperto a “tutti gli iscritti certificati del Movimento“. E così Pirondini è passato da 38 voti a 16.197 preferenze. “Aprendo la consultazione a tutti gli iscritti e non solo a quelli di Genova – spiega all’AdnKronos una fonte parlamentare 5 Stelle – si è voluto dare un significato di ampio respiro a questa consultazione. Di fatto si è votato su un ‘tema’ e non sulla mera scelta di un candidato sindaco”.

Le polemiche sono proseguite per tutta la giornata, dopo l’annuncio a sorpresa sul blog del leader M5s che toglieva il simbolo a Cassimatis, azzerava le candidature e annunciava nuove elezioni sul blog. L’ex candidata, che era stata scelta dalla base del Movimento, commentando la decisione di Grillo aveva detto: “È stato un fulmine a ciel sereno, non mi sono stati comunicati i motivi e francamente proprio non me lo aspettavo dopo aver vinto le comunarie”.

Poi, nel corso della giornata, ha proseguito l’affondo nei confronti di Grillo. “Ero già in campagna elettorale. Mettere in dubbio una votazione democratica on line, punto fondante del Movimento 5 stelle, è un fatto molto grave. Un episodio così non era mai accaduto. Genera insofferenza nella base. La trasparenza è un nostro cardine, così viene meno”. Infatti, oltre al sindaco di Parma Pizzarotti che chiama Cassimatis e la invita a uscire dal Movimento, moltissime sono state le telefonate di solidarietà a Marika Cassimatis. Attivisti “che come me non riescono a capire cosa sia successo”, ha detto. La nuova votazione per scegliere il nuovo candidato sindaco di Genova, aperta alle 10 e chiusa alle 19 ma con la possibilità di voto in tutta Italia, ha indicato Luca Pirondini, l’uomo vicino ai vertici del partito, sconfitto alle prime Comunarie da Cassimatis, come aspirante sindaco con oltre 16mila preferenze, ma quasi 4mila iscritti hanno detto no a una nuova lista da presentare alle elezioni.

Le reazioni online – Una parte consistente della base grillina sembra però non aver gradito la scelta del garante del Movimento. “Si sarebbe dovuto bloccarla prima. Non si può sovvertire un risultato democratico… mai e per nessun motivo. Un brutto precedente per me…”, commenta un iscritto sul blog di Grillo. “Caro Beppe (posto che sia tu a scrivere) – gli fa eco un altro commentatore – non ti sembra che questo articolo al quale ti appelli sia un tantino antidemocratico? Se democrazia diretta deve essere, diretta sia: ma non diretta dal padrone che tu dimostri di essere in ogni occasione“.

Su Twitter arrivano le stilettate più pungenti: “In Nord Corea c’è più democrazia. Uno vale uno, tutti gli altri son nessuno”, dice un utente. Terry posta invece un’immagine del leader 5 Stelle nei panni del Marchese del Grillo, con l’imperitura citazione “Perché io so io… e voi non siete un c…”. Sul web però c’è anche chi plaude alla scelta di Grillo. “Le decisioni di Beppe – scrive Stefano su Facebook – finora sono state tutte giuste, i nostri ragazzi in Parlamento stanno lavorando benissimo”. “Grazie Beppe, meglio prevenire per non avere un altro Pizzarotti“, è invece il commento di un altro simpatizzante M5S.

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