Tiziano Renzi si è “autosospeso” dalla segreteria del Pd di Rignano (Firenze). Il padre dell’ex presidente del Consiglio lo ha annunciato, riferisce oggi il Corriere Fiorentino, attraverso il gruppo WhatsApp, che ora ha abbandonato, dei segretari comunali fiorentini del partito con un messaggio che si conclude con “Vi abbraccio tutti. Buon lavoro, W il Pd”. Tiziano Renzi, indagato per traffico di influenze nell’inchiesta Consip, nel messaggio dice anche che “da lunedì mi sono autosospeso”. Lunedì 6 marzo avrebbe dovuto tenersi l’assemblea del partito a Rignano, poi rinviata a data da destinarsi.

Nei giorni scorsi le tensioni su Consip avevano provocato liti all’interno del Pd locale nel paese natale di Renzi. Il sindaco Daniele Lorenzini, in particolare, aveva detto ai giornali: “Bisogna sentire Tiziano perché è stata scatenata la guerra contro di me”. “Improvvisamente da lunedì mattina alle 11 io vengo trattato come il nemico pubblico numero uno”, da parte di “tutti gli iscritti del Pd che partecipano alla chat, scatenati dal capopopolo Tiziano Renzi” aveva aggiunto Lorenzini. L’accusa di traditore arriva “perché ho deciso di ricandidarmi da sindaco alle prossime amministrative sostenuto da una lista civica, senza il simbolo del Pd“, ma su questo “ero d’accordo con Tiziano Renzi”. Il motivo dell’aggressione “mi auguro che non siano le dichiarazioni in procura. Non credo che si possa attaccarmi perché sono andato a fare il mio dovere, dicendo le poche cose che conosco”, prosegue Lorenzini. “Io non so di che cosa si preoccupano. Ho partecipato a una cena dove non ho sentito fare nessun nome. La procura mi ha chiesto di Romeo, ma io ho sentito solamente la frase di Tiziano: ‘Meglio non parlare con certa gente'”.

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