“Il ministro Andrea Orlando è in situazione di potenziale conflitto di interesse, in quanto esercita il potere disciplinare sui magistrati che stanno indagando” sul caso Consip e “lo esercita anche su di me”. Il governatore della Puglia e candidato alle primarie Pd Michele Emiliano, intervistato a “In 1\2 ora” su Raitre, ha attaccato l’avversario al congresso. “Orlando è persona onesta, ho fiducia in lui e lascio a lui ogni tipo di decisione ma l’idea della discesa in campo di Orlando è a altissimo rischio di conflitto di interesse”. Emiliano ha però specificato di non volere le dimissioni del ministro della Giustizia: “Io non ho mai chiesto le dimissioni e non le chiedo ora. Ma quando ci sono situazioni di questo genere bisogna tutelare le istituzioni. E un ministro deve tutelare prima di tutto il paese”. Davanti alla contestazione di Lucia Annunziata di essere “un po’ ambiguo”, Emiliano ha risposto che no, il suo atteggiamento “è prudente. Se facessi diversamente solleverei polemiche infinite e non aiuterei la ricerca di chiarezza. Vivere nelle istituzioni è un insieme di prudenza, regole, buon senso e obbedienza”. A chi invece chiede le sue dimissioni da magistrato, ha replicato: “Napolitano e Macaluso insistono che essere un magistrato è una nefandezza. Per me, invece, è un onore, e quando un magistrato si mette in aspettativa ha il diritto come tutti di fare politica. Lo prevede la Costituzione”.

In merito al suo interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta Consip che avrebbe dovuto tenersi la prossima settimana, ha commentato: “Hanno rinviato sistematicamente quest’interrogatorio. Evidentemente non è così urgente, io non ho nulla da testimoniare contro nessuno”. Emiliano, rispondendo al Fatto Quotidiano, aveva mostrato alcuni messaggi in cui il ministro Luca Lotti gli indicava la figura dell’imprenditore Carlo Russo, indagato nell’ambito dell’inchiesta Consip. “Di fronte a una domanda del genere del giornalista, io ho precisato che non sono mai andato a casa di questa persona e che lo avevo incontrato nel 2014 e nel 2015 perché mi era stato indicato dal ministro Lotti. Perché non li ho cancellati? Perché non li avevo ritenuti inopportuni. Quando il giornalista mi ha chiesto di dimostrarlo, ho trovato il messaggino di riferimento”. E ha aggiunto: “Io non conosco nulla su Russo se non quello che sto leggendo sui giornali. Molti pensano che io abbia preso un’iniziativa contro Lotti, vorrei chiarire che quando una persona viene coinvolta è giusto che si difenda”.

Sulle primarie, Emiliano ha ribadito che l’ipotesi di rinvio sarebbe la fine per il partito: “Io ho l’impressione che uno spostamento delle primarie corrisponda alla destrutturazione del Pd. Il Pd deve dimostrare di andare fino in fondo, e lo sta dicendo uno che è in una situazione di difficoltà enorme visto che facciamo un congresso con rito abbreviato, noi avevamo chiesto più di tempo e ci è stato negato, ma con la stessa lucidità dico che se noi dovessimo perdere il treno del congresso il Pd è perduto per sempre a costi di perdere preferisco salvare il partito”. Il governatore della Puglia ha quindi attaccato Renzi e chi continua a sostenere quel progetto di partito. “Orlando è nel governo che Renzi dice di ispirare con un suo uomo di fiducia come Gentiloni. Come si fa a criticare il renzismo e rimanere lì dentro vivendo senza disagio? Io ho contrastato il governo su diverse cose a partire dalla Buona Scuola, bisogna avere il coraggio di litigare con il proprio leader se non si è d’accordo”. Secondo Emiliano: “Serve il partito del ‘noi’ e non dell’io”.

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