“Ho seguito la crescita del web 2.0 passo dopo passo e appena ho potuto ho trasformato questa passione nel mio lavoro”. Marcello Silvestri, nato a Napoli 25 anni fa, è cresciuto negli anni del boom del web. E ben presto ha imparato a cavalcare l’onda: “Appena terminato il liceo ho cominciato a lavorare in questo settore, ispirato da mio zio che aveva un’azienda informatica”, racconta. Marcello, però, ha fatto tutto da solo: “Ho studiato perlopiù da autodidatta – ricorda – e pian piano mi sono costruito la mia rete di clienti”.

Così, alla sua giovane età, può già vantare sette anni di lavoro nel settore della programmazione di app e siti web. A un certo punto, però, l’Italia gli è diventata stretta: “Ho capito che dovevo fare il salto di qualità – spiega -, e l’idea di aprire un’azienda nel nostro Paese non mi ha neanche sfiorato”. Il problema? “Troppe tasse”. Così nell’estate del 2015 ha cominciato a prendere in considerazione l’idea di trasferirsi all’estero. E, dopo un’attenta valutazione, la scelta è ricaduta su Londra: “È la città europea in cui le novità in campo tecnologico e informatico arrivano prima – sottolinea -, così ho iniziato a pianificare il mio trasferimento”.

“Ho capito che dovevo fare il salto di qualità e l’idea di aprire un’azienda nel nostro Paese non mi ha neanche sfiorato”

Il suo obiettivo era quello di aprire un’impresa, ampliando così la sua rete di servizi e di clienti: “Per cinque mesi mi sono preparato sugli step da seguire una volta arrivato e devo dire che la burocrazia inglese è decisamente più gestibile di quella italiana. A Londra esistono aziende che ti aiutano ad aprire la tua azienda e le tasse sono meno opprimenti”. Atterrato nella capitale inglese nell’ottobre 2015, nel giro di un paio di mesi Marcello è riuscito ad avviare la sua Wiredmark, società che si occupa di consulenza e servizi per il web: “Ovviamente ho dovuto aumentare il costo dei miei lavori, d’altronde non ero più un semplice freelance – sottolinea -, ma tutti i miei clienti hanno capito e apprezzato questo salto”. Il trasferimento, poi, gli ha permesso di ampliare i suoi orizzonti a tutta l’Europa, dalla Svizzera alla Spagna. Ora, però, Marcello sogna l’Oriente: “Mi sono messo d’impegno a studiare il cinese e per ora ho conseguito una certificazione HSK1”, racconta.

Al momento, per rispondere nei tempi alle richieste dei clienti, Marcello si serve di una rete di freelance, ma a fine 2016 è riuscito a mettere a segno la sua prima assunzione: “Ho ingaggiato un account manager che si occupa di gestire le relazioni con i clienti”, spiega. Le cose hanno preso la piega giusta e non soltanto in ambito lavorativo: “Qui a Londra ho conosciuto una ragazza vietnamita, che studia economia – racconta -, ho capito subito che era la donna giusta per me e dopo qualche mese ci siamo sposati”.

“Per affittare un appartamento per due persone ci vogliono duemila pound al mese”

Qualche limite, però, ce l’ha anche la capitale inglese: “Il costo della vita è altissimo, per affittare un appartamento per due persone ci vogliono duemila pound al mese”, sottolinea. Così, per il 2017, lui e sua moglie stanno programmando di trasferirsi a Birmingham, dove i prezzi sono decisamente più abbordabili: “Se tutto va bene riusciremo a fare il mutuo e a comprare una casa. E poi ho la fortuna di poter lavorare ovunque mi trovi, basta avere un pc”, spiega. Di tornare in Italia, per ora, non se ne parla: “Il nostro è un Paese meraviglioso, ma per le piccole imprese è difficilissimo crescere – ammette -, qui invece, nonostante la concorrenza agguerrita, se sei in gamba riesci a far sentire la tua voce”.

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