“Condividiamo la proposta del Fatto sui vitalizi, ma non ci aspettiamo nulla da questo Parlamento. Chiediamo almeno per la XVII legislatura di equiparare le pensioni dei parlamentari a quelle dei cittadini”. Così il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio ha replicato ai microfoni del Fattoquotidiano.it sulla possibilità di sostenere o meno la petizione che ha già raccolto oltre 200mila firme, nel giorno della presentazione della delibera del M5S sugli assegni pensionistici. 

La proposta penstastellata intende invece abolire con una delibera degli uffici di presidenza di Camera e Senato i “vitalizi mascherati”, così come li ha bollati lo stesso Di Maio. Si tratta, ovvero, della pensione che i parlamentari possono ottenere, al compimento dei 65 anni, con 4 anni e sei mesi di legislatura, oppure a 60 con due legislature alle spalle. Per il M5S è quello l’obiettivo minimo: “Siamo d’accordo sul ricalcolo con il sistema contributivo e sul fatto che sia necessario abolire i vitalizi, ma per ora possiamo solo pressare affinché venga approvata la nostra proposta. Poi, il resto lo faremo quando saremo al governo”, ha concluso Di Maio.

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