“Assurde”. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan definisce le voci di un suo passo indietro, confermando invece “la propria determinazione a proseguire nei prossimi mesi l’azione di riforma, di risanamento dei conti e di sostegno alla crescita avviata dal governo nel 2014”. Il retroscena che attribuisce al ministro dubbi sulla prosecuzione del suo incarico, specifica il Mef, è “totalmente privo di fondamento e i virgolettati che gli vengono attribuiti sono frutto di fantasia”

Il riferimento è al lungo articolo pubblicato a pagina 3 del quotidiano La Stampa dal titolo: “Lo sfogo di Padoan: ‘Basta destabilizzarci. Resto se acceleriamo su riforme incisive”. Nell’articolo si legge che il ministro ai suoi collaboratori avrebbe detto: “Il nostro problema non è tanto la correzione di aprile, ma se siamo in grado di ripartire con una strategia di riforme incisive”. Secondo il quotidiano di Torino, c’è un quadro di piccole ma ripetute destabilizzazioni che non piace al ministro. E, a dire del numero uno del dicastero di via XX Settembre, un Documento di economia e finanza strategico ha bisogno di coperture e di scelte condivise. Padoan non ha mai usato la parola “dimissioni”, ma ha chiarito un concetto: “Resto se siamo nelle condizioni di mettere in campo un Def coraggioso, capace di accelerare le riforme”.

Il quotidiano ha immediatamente replicato. “La Stampa non ha mai scritto che il ministro dell’Economia Padoan sta per dimettersi, abbiamo registrato un suo sfogo sulla tentazione di farlo e confermiamo tutto quello che abbiamo scritto”.

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