“Siamo stati accerchiati, ci sono stati calci, pugni alle macchine, hanno spaccato un vetro davanti, dov’era il presidente (Maurizio Setti, ndr) e le schegge sono arrivate dentro. E’ stato bravo il mio amico a scappare, ma la cosa che mi ha dato più fastidio è che c’erano a dieci metri dei vigili che si sono voltati e non hanno detto niente“. E’ il racconto di Luca Toni, dirigente dell’Hellas Verona, in un video pubblicato sul canale youtube ufficiale della società di calcio scaligera. Toni denuncia un’aggressione, avvenuta a danno dei vertici del club, prima della gara calcistica contro l’Avellino. “Siamo nel 2017 e ancora succedono queste cose” – continua Toni – ” è successo qua, poteva succedere da un’altra parte, potevano esserci bambini in macchina, quella bottiglia di vetro poteva finire in faccia. In 22 anni, però, non mi è mai successa una cosa del genere. Ho avuto molta paura“. E aggiunge: “A parte la retorica, questi sono episodi da condannare. Penso che molti tifosi dell’Avellino sono persone serie, però questi non sono tifosi, sono persone che cercavano supporter ospiti per sfogarsi. Non hanno riconosciuto il presidente”. La ricostruzione di Toni è stata respinta dal comandante della polizia municipale di Avellino, il colonnello Michele Arvonio, secondo il quale l’aggressione, “durata meno di un minuto”, non è avvenuta sotto gli occhi degli agenti in servizio, ma ad alcune decine di metri dalla postazione in cui si trovavano i vigili.

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La squadra perde 6 a 0 e i tifosi non la prendono bene: la partita finisce nel caos

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