Una trentina di lavoratori socialmente utili del comparto scuola stava manifestando a Napoli, davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico regionale di via Ponte della Maddalena. Obiettivo del sit-in: sensibilizzare chi di dovere sulle loro condizioni lavorative. Alle 9.30, però, un’auto ha sfondato il posto di blocco delle forze dell’ordine e ha investito due ragazzi. A questo punto un uomo di 62 anni, che stava prendendo parte alla manifestazione, ha pensato di rincorrere l’auto pirata, ma dopo qualche centinaia di metri si è accasciato a terra, colpito da infarto. Trasportato al vicino ospedale di Loreto Mare è morto poco dopo, nonostante i tentativi di rianimarlo. Fuori pericolo, invece, i due giovani investiti: sono stati ricoverati al Caldarelli e al presidio di via Vespucci per curare i vari politraumi riportati nell’incidente.

Dopo la morte del manifestante, gli ex lsu del settore scuola – diventati circa un centinaio – hanno bloccato la circolazione stradale su via Sant’Erasmo, che collega il centro cittadino agli imbocchi autostradali. La situazione è tenuta sotto osservazione dalla Polizia. Secondo quanto si è appreso, i poliziotti avrebbero acquisito i filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona per risalire all’identità del pirata della strada che dopo l’investimento si è dato alla fuga. In possesso degli investigatori ci sarebbero alcuni numeri di targa della vettura.

Nel frattempo, in una nota i responsabili cittadini di Cgil e Filcams, Walter Schiavella e Giovanni Nughes hanno espresso “sgomento e rabbia” per quanto avvenuto. “La morte del lavoratore stroncato da un infarto per aver tentato di rincorrere il pirata della strada che aveva travolto due manifestanti – hanno sottolineato  Schiavella e Nughes – ci lascia senza parole. Le forze dell’ordine facciano immediatamente chiarezza sulla dinamica di quanto accaduto e individuino il responsabile e i motivi di questo folle gesto”. “Davanti al Miur – hanno aggiunto i sindacalisti – era in corso una manifestazione dei lavoratori addetti alle pulizie scolastiche che sollecitavano la partenza del piano di investimenti e di attività annunciato per l’inizio del 2017 ma ancora fermo al palo. Risorse che consentirebbero di dare respiro a lavoratori che da mesi di dibattono tra cassa integrazione e disagi occupazionali di ogni tipo. Nessuno adesso strumentalizzi questa tragedia”.

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