Totò Riina risponderà alle domande del pm nel processo sulla trattativa Stato-mafia? Quando parlano personaggi di questo spessore, non c’è da aspettarsi che dicano delle verità“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “Ho scelto Cusano” (Radio Cusano Campus) da Salvatore Borsellino, che spiega: “Sicuramente lancerà messaggi criptici, messaggi in codice, come fanno sempre quei personaggi. Da un irriducibile come Riina non ci si può aspettare il vero. Potrebbe lanciare a qualcuno messaggi di questo tenore: ‘Attenzione, perché potrei parlare’. Sta ai pm che lo interrogheranno riuscire a cavare dalla bocca di Riina qualche brandello di verità“. E aggiunge: “Se ci sono pericoli di morte per Nino Di Matteo, non arrivano certo dalla mafia, ma da altre parti, cioè da chi può avere paura del fatto che vengano alla luce cose che riguardano chi all’interno dello Stato deviato ha partecipato alla trattativa. Probabilmente nomi e contenuti nell’agenda rossa di Paolo che sicuramente non è stata sottratta dalla mafia, ma dai servizi che l’hanno fatta sparire”. Poi precisa: “Mio fratello Paolo non ha mai parlato esplicitamente della trattativa Stato-mafia, non parlava mai del suo lavoro in famiglia per non mettere i suoi familiari a rischio. Qualche confidenza l’ha fatta alla moglie e lei le ha rivelate a distanza dalla morte di Paolo, probabilmente quando non aveva più paura di parlare. Lei mi disse: ‘Se si sapesse la verità su quello che è costato la vita a tuo fratello, salterebbe in aria l’intero Paese

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